Mercoledì 22 marzo si è tenuto a Roma presso l'auditorium del Ministero dell'Ambiente un incontro sulla Strategia Nazionale per lo Sviluppo Sostenibile, illustrata dal Ministro Gian Luca Galletti e coordinata dal Direttore Generale Francesco La Camera.
Nell'ambito dei lavori è intervenuto anche il Direttore Generale Finco, Angelo Artale, esprimendo un sostanziale apprezzamento da parte della Federazione per il lavoro svolto dal Ministero e condensato nel documento a suo tempo inviato per commenti ai soci.
Occorre continuare sulla strada del miglioramento della qualità dell'aria, del risparmio e dell'indipendenza energetica - commenta Artale - attraverso un accresciuto impegno su efficienza energetica e rinnovabili, grazie alle quali abbiamo raggiunto un buon livello di sostenibilità, come dimostra un recente studio Enea. Molte delle Associazioni federate hanno un forte interesse in materia e, non a caso, la Federazione ha da tempo una specifica vicepresidenza alla Sostenibilità, un’attiva Filiera dell'efficienza energetica ed una nascente quanto importante Filiera delle Energie Rinnovabili.
Continuando il suo intervento il Direttore di Finco ha altresì affermato che la "manutenzione" della Strategie dovrebbe essere svolta con cadenza annuale, ancorché ciò possa comportare un maggiore impegno da parte dei protagonisti.
Artale ha poi caldeggiato l'idea di attivare un Comitato Consultivo permanente in proposito e ha brevemente toccato alcuni temi settoriali di dettaglio in particolare riferiti alle biomasse (piano qualità dell'aria e prelievo legnoso), alla geotermia a bassa entalpia e all'efficienza energetica, ricordando, a questo ultimo proposito, il ruolo economico, tecnologico, ambientale e di primato dell'industria italiana in merito. Ha quindi pubblicamente chiesto sin d'ora il supporto del Ministro in occasione della prossima scadenza delle detrazioni fiscali del 65% .
Infine, richiamando gli ovvi collegamenti con la Strategia Energetica Nazionale, Artale ha concluso sottolineando che:
Pur nel suddetto quadro sostanzialmente virtuoso, sussistano due criticità di diversa natura: la prima relativa al numero degli attori istituzionali coinvolti a vario titolo nelle normative di riferimento che, tra ministeri, autorità, enti, agenzie etc, superano la ventina ed i cui ruoli andrebbero forse meglio coordinati; la seconda riguarda l'asimmetrica attenzione, nel senso di prevalente, che il Governo (in particolare Minindustria) dedica alle fonti fossili.