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Stretta sulla cessione del credito, Ance: “A rischio migliaia di cantieri”

Appello al Parlamento perché corregga al più presto la stortura che rischia di mettere a repentaglio la ripresa economica

lunedì 31 gennaio 2022 - Redazione Build News

facciata-ristrutturazione

Nelle prossime ore è previsto il primo Consiglio dei Ministri dopo la rielezione di Sergio Mattarella a Presidente della Repubblica. Sul tavolo ci saranno sicuramente le questioni legate alla pandemia, e in particolare si deciderà sulle misure anti-Covid in scadenza a fine gennaio. Difficilmente quindi ci sarà tempo per tornare su un tema, quello dei vincoli alla cessione dei crediti derivanti dai bonus edilizi, che però ancora fa discutere e preoccupare il settore. 

“A rischio c’è la paralisi del settore”, titolava venerdì scorso Il Sole 24Ore. Ancora più drastico il titolo odierno di ItaliaOggi: “Superbonus al Capolinea”. Ma è la nota diffusa da Ance che evidenzia come con la conferma dei nuovi vincoli per la cessione del credito, contenuta nel decreto Sostegni ter, a rischio ci siano migliaia di cantieri

Spiace vedere che all’interno di un decreto che si chiama ‘sostegni’ è stato inserito un provvedimento che di sostegno non ha proprio nulla sia per le imprese che per i cittadini”, commenta Gabriele Buia, Presidente dell’Associazione nazionale costruttori. “Nonostante le proteste di gran parte del mondo economico e le proposte sul tavolo di soluzioni alternative che noi per primi abbiamo suggerito, il Governo ha deciso di non ascoltare nessuno, mettendo così di fatto un’ipoteca sui cantieri del Superbonus 110%.

“I nuovi vincoli alla cessione dei crediti per gli interventi derivanti dai bonus edilizi, infatti, come segnalato da tutti gli operatori economici compresa l’Abi, avranno un impatto pesantissimo sui lavori in corso con il rischio di creare migliaia di contenziosi e di bloccare interventi già avviati con gravi ripercussioni sociali ed economiche per famiglie e imprese”. Una norma incomprensibile contro la quale si sono espressi anche molti esponenti della maggioranza. 

“Facciamo appello al Parlamento perché corregga al più presto questa stortura che rischia di mettere a repentaglio la ripresa economica” ha aggiunto il Presidente Buia, evidenziando che “Non è così che si combattono le frodi. Serve una qualificazione delle imprese e la tracciabilità delle operazioni altrimenti finiamo solo con il penalizzare le imprese e i cittadini onesti.”

Franco Metta

Leggi anche: Cessione del credito, la protesta delle associazioni di settore contro il decreto Sostegni ter

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