Sulla Gazzetta Ufficiale n. 116 del 21 maggio 2015, è stato pubblicato il decreto 15 maggio 2015 del Ministero dell'Economia, recante “Approvazione della revisione congiunturale speciale degli studi di settore per il periodo d'imposta 2014”, che approva la revisione congiunturale degli studi di settore relativi alle attività delle manifatture, dei servizi, del commercio e quelle professionali, per tener conto della crisi economica e dei mercati.
Il comma 3 dell’articolo 1 del provvedimento prevede lo stop all’accertamento in base agli studi di settore nei confronti degli imprenditori e dei lavoratori autonomi che, per il 2014, dichiareranno, anche a seguito di adeguamento, ricavi o compensi non inferiori a quelli risultanti dall’applicazione degli studi di settore, integrati con i correttivi previsti dal DM 15 maggio 2015.
Sono introdotti specifici correttivi che prendono in considerazione alcune grandezze e variabili economiche e le relative relazioni, modificate a seguito della crisi del 2014, tra cui: le contrazioni più significative dei margini e delle redditività; il minor grado di utilizzo degli impianti e dei macchinari; la riduzione dell’efficienza produttiva; le riduzioni delle tariffe per le prestazioni professionali; gli andamenti congiunturali negativi intervenuti nell’ambito dei diversi settori, anche in relazione al territorio di riferimento; la ritardata percezione dei compensi da parte degli esercenti attività di lavoro autonomo a fronte delle prestazioni rese.
STUDIO SULL'ANALISI DELL’EFFICIENZA PRODUTTIVA PER 193 STUDI DI SETTORE, ESCLUSI I 12 RELATIVI ALLE ATTIVITÀ PROFESSIONALI. È stato predisposto un apposito studio sull’analisi dell’efficienza produttiva per 193 studi di settore, escludendo i 12 relativi alle attività professionali che applicano funzioni di compenso basate sul numero degli incarichi. Mettendo a raffronto il 2014 con il triennio precedente, è emerso che lo scorso anno in esame è stato caratterizzato da una riduzione dell’efficienza produttiva, in seguito al calo di ricavi/compensi e a un inferiore grado di utilizzo dei fattori produttivi (il lavoro e il capitale), frutto della crisi economica.
ANALISI DI NORMALITÀ ECONOMICA. Per quanto riguarda l’analisi di normalità economica, gli interventi riguardano l’indicatore “Durata delle scorte”, coinvolgendo i contribuenti che nel 2014 presentano contemporaneamente queste condizioni: situazione di coerenza delle esistenze iniziali; situazione di normalità economica rispetto agli indicatori di controllo del valore dei beni strumentali; riduzione dell’efficienza produttiva rispetto a quella storica di riferimento, individuata come il maggior valore di efficienza produttiva del triennio precedente; dichiarazione, per gli anni 2013 e 2014, dello stesso codice attività prevalente o applicazione dello stesso studio di settore, anche se evoluto nel 2014.
La soglia massima di normalità economica è stata aumentata per tener conto delle maggiori rimanenze finali determinate dalla crisi economica, cioè dell’incremento delle merci e dei prodotti invenduti a seguito della diminuzione delle vendite.
CORRETTIVI. Con apposite elaborazioni, tenendo conto di tutte le variabili del caso, sono stati approvati i seguenti interventi:
- correttivi congiunturali di settore, per tutti i 204 studi di settore in vigore nel 2014. In particolare, sono state esaminate le riduzioni delle tariffe in relazione ai 12 studi di settore riguardanti le attività professionali che applicano funzioni di compenso basate sul numero degli incarichi, e la contrazione dei margini e della redditività per gli altri 193 studi di settore;
- correttivi congiunturali territoriali, per i 193 studi di settore, tenendo conto della riduzione dei margini e della redditività e del minor grado di utilizzo di impianti e macchinari, collegati alla situazione di crisi economica specifica del territorio;
- correttivi congiunturali individuali, per tutti i 204 studi di settore, riservati ai contribuenti che hanno presentato nel 2014 una situazione di crisi. Si è tenuto conto della contrazione dell’efficienza produttiva (193 studi) e della ritardata percezione dei compensi per le prestazioni rese (12 studi per attività professionali).
ONLINE I 204 MODELLI PER LA COMUNICAZIONE DEI DATI RILEVANTI AI FINI DELL’APPLICAZIONE DEGLI STUDI DI SETTORE, DA ALLEGARE A UNICO 2015. Con un Provvedimento del direttore dell’Agenzia delle Entrate pubblicato venerdì scorso, sono stati pubblicati i 204 modelli dichiarativi degli studi, che tengono conto anche dei correttivi anticrisi previsti dal decreto ministeriale del 15 maggio. I modelli riguardano le attività economiche nel settore delle manifatture, dei servizi, delle attività professionali e del commercio e, nel dettaglio, interessano: 51 studi per il settore delle manifatture; 60 studi per il settore dei servizi; 24 studi per i professionisti; 69 studi per il settore del commercio.
I contribuenti che nel periodo d’imposta 2014 hanno esercitato in via prevalente l’attività indicata con il codice “90.03.09 – Altre creazioni artistiche e letterarie” - sono tenuti a compilare il modello di riferimento (VK28U) solo per l’acquisizione dei dati. Inoltre, come per la modulistica dello scorso anno, in alcuni dei modelli relativi agli studi di settore, che andranno in evoluzione per il periodo d’imposta 2016, è stato inserito il quadro Z - Dati complementari – per chiedere ulteriori informazioni utili all’aggiornamento degli studi stessi. Le informazioni sono state individuate sulla base di un confronto con le organizzazioni di categoria/professionali e delle proposte formulate da Sose. A questo proposito, l’Agenzia delle Entrate, nell’ottica di un alleggerimento degli adempimenti, ha snellito la modulistica e le relative istruzioni eliminando le informazioni aggiuntive introdotte all’interno del quadro Z (e in alcuni casi anche nel quadro D) di alcuni studi che andranno in evoluzione nel periodo d’imposta 2015, perché questi dati sono già stati acquisiti agli scopi indicati.
MODALITÀ DI INVIO DEI DATI. I contribuenti sono tenuti a trasmettere i modelli insieme alla dichiarazione Unico 2015. La trasmissione dei dati all’Agenzia può essere effettuata direttamente, tramite i servizi telematici Entratel o Fisconline, oppure avvalendosi degli incaricati, seguendo le specifiche che saranno indicate con un successivo Provvedimento. Gli incaricati alla trasmissione telematica, a loro volta, ultimato l’invio, comunicano al contribuente i dati relativi all’applicazione degli studi di settore, compresi quelli sul calcolo di congruità, coerenza e normalità economica, utilizzando i modelli o un prospetto, con tutti i dati trasmessi, conformi a quelli approvati venerdì scorso.