Venerdì 15 maggio, presso la sede Cadiprof, le 19 associazioni di categoria aderenti alla Confederazione nazionale libere professioni, hanno approvato all’unanimità l’ipotesi di rinnovo del Ccnl, sottoscritta il 17 aprile 2015 da Confprofessioni con le organizzazioni sindacali dei lavoratori del settore (Filcams Cgil, Fisascat Cisl e Uiltucs).
Il nuovo contratto, che prevede un aumento salariale per il prossimo triennio di 85 euro a regime per il terzo livello, riguarda circa un milione e mezzo tra lavoratori subordinati, praticanti e professionisti di studio. Tra le figure professionali coinvolte, oltre ai dipendenti degli studi notarili e di avvocati, anche dipendenti degli studi medici, dentistici, ingegneri, architetti, commercialisti, consulenti del lavoro e in prospettiva verrà definita la classificazione delle professioni non ordinistiche.
Confprofessioni e i sindacati di categoria Filcams Cgil, Fisascat Cisl e Uiltucs hanno siglato l’intesa che prevede un aumento salariale per il prossimo triennio di 85 euro a regime per il terzo livello. Il nuovo contratto decorre dal 1 aprile 2015 e sarà valido fino al 31 marzo 2018.
ESTENSIONE DELLE TUTELE DI WELFARE AI PROFESSIONISTI-DATORI DI LAVORO. Una delle novità più rilevanti introdotte nel nuovo Ccnl riguarda l'estensione delle tutele di welfare ai professionisti-datori di lavoro, che potranno beneficiare di una copertura di assistenza (sanitaria e antinfortunistica) che verrà gestita dalla bilateralità di settore, sotto la direzione e la vigilanza di Confprofessioni. Inoltre, sulla scia delle tendenze del mercato del lavoro e delle diverse forme di collaborazione che si instaurano all'interno di uno studio professionale, le tutele di welfare contrattuale verranno estese anche ai collaboratori e praticanti.
Il nuovo contratto degli studi è la miglior risposta per fronteggiare la crisi che ha colpito il comparto professionale. Per la prima volta i liberi professionisti potranno beneficiare delle coperture di welfare contrattuale. Si tratta di una novità assoluta nel panorama degli studi, introdotta per far fronte alla difficile situazione economica in cui versa il settore professionale» commenta il presidente di Confprofessioni, Gaetano Stella. «In questa logica, la nuova piattaforma contrattuale consente di utilizzare un ampio ventaglio di tipologie contrattuali che favoriscono l’inserimento dei giovani attraverso l’apprendistato, ma anche il reinserimento degli over 50 e i disoccupati di lunga durata nel mercato del lavoro. Non solo. Attraverso il potenziamento degli strumenti della bilateralità – aggiunge Stella – verrà attivato un fondo per il sostegno al reddito dei lavoratori di studi professionali che attraversano un periodo di crisi. Inoltre, viene previsto un rimborso al datore di lavoro del 50% della retribuzione derivante dalla concessione del permesso studio ai lavoratori.