Via libera del Consiglio generale di Confprofessioni all’ipotesi di contratto collettivo degli studi professionali sottoscritto lo scorso 16 febbraio tra le parti sociali. Venerdì 15 marzo a Roma, le 20 associazioni che aderiscono alla Confederazione hanno approvato all’unanimità il nuovo Ccnl che avrà una durata triennale e che introduce nuovi strumenti per rilanciare l’occupazione e importanti misure per potenziare il welfare all’interno degli studi professionali.
Coinvolti circa 1 milione di lavoratori degli studi professionali
«In una fase economica molto delicata per il sistema professionale italiano, il Consiglio generale ha accolto con grande favore la nuova piattaforma contrattuale» ha dichiarato il presidente di Confprofessioni, Gaetano Stella. «In un contesto in cui i giovani neolaureati mostrano una scarsa propensione alla libera professione, sono state particolarmente apprezzate le misure, quali l’apprendistato per il praticantato, che puntano a favorire l’ingresso dei giovani nel mondo professionale. In quest’ottica, inoltre, il nuovo Ccnl introduce e regolamenta alcuni istituti che rendono più flessibile l’accesso al mercato del lavoro come lo smart working. Molto positive anche le reazioni al potenziamento del welfare contrattuale che estende le tutele ai familiari dei lavoratori e l’introduzione, per la prima volta nel panorama della contrattazione collettiva, di una giornata dedicata alla prevenzione».
Il rinnovo introduce una disciplina dell’apprendistato nelle sue tre tipologie per rendere più dinamico l’accesso dei giovani al mercato del lavoro ed un forte impegno della bilateralità per rafforzare il welfare a sostegno dei lavoratori e dei datori di lavoro del settore. Un focus particolare viene posto sulla prevenzione con l’introduzione di una giornata di permesso per effettuare visite e check up. Inoltre, le parti hanno deciso di aggiornare la disciplina degli istituti contrattuali per renderli più aderenti alle recenti novità normative, in particolare la previsione di causali che consentono una durata del rapporto di lavoro superiore a 12 mesi.