Fisco

Subappalto e forma associativa, chiarimenti dall’ANAC in due rassegne ragionate

In due documenti l’Autorità Nazionale Anticorruzione ha raccolto una “rassegna ragionata” delle massime di precontenzioso relative agli anni 2017 e 2018

mercoledì 6 marzo 2019 - Redazione Build News

anac

L’ANAC (Autorità Nazionale Anticorruzione) ha raccolto in due documenti la “Rassegna ragionata delle massime di precontenzioso in tema di subappalto” (vedi allegato) e la “Rassegna ragionata delle massime di precontenzioso in tema di partecipazione in forma associata alle procedure di affidamento” relative agli anni 2017 e 2018.

Per quanto concerne la partecipazione in forma associativa alle procedure di affidamento, la rassegna fornisce chiarimenti sui raggruppamenti temporanei, sulla qualificazione dei raggruppamenti, sui consorzi stabili e loro qualificazione, sulle vicende modificative del raggruppamento, sulle differenze con altri istituti. Sul precontenzioso in tema di subappalto i chiarimenti riguardano invece i rapporti tra il subappalto e gli altri istituti, limiti e condizioni del subappalto, indicazione della terna di subappaltatori.

Rassegna ragionata delle massime di precontenzioso in tema di partecipazione in forma associata alle procedure di affidamento. I raggruppamenti temporanei possono essere composti da imprese (RTI) o da professionisti (RTP) e possono essere orizzontali, verticali o misti. Nel primo caso le imprese raggruppate sono tutte portatrici delle medesime competenze, mentre nel raggruppamento verticale, ognuna delle imprese raggruppate porta la propria competenza: la distinzione tra raggruppamenti orizzontali e raggruppamenti verticali si basa sul contenuto delle competenze portate da ciascuna impresa raggruppata per la qualificazione a una determinata gara.

Rassegna ragionata delle massime di precontenzioso in tema di “subappalto”. Secondo la disciplina vigente (art. 105 e, per quanto riguarda le concessioni, art. 174 del d. lgs. 50/2016) L’art. 105, comma 2 “il subappalto è il contratto con il quale l’appaltatore affida a terzi l’esecuzione di parte delle prestazioni o lavorazioni oggetto del contratto di appalto”, con l’ulteriore specificazione secondo cui “costituisce comunque subappalto qualsiasi contratto avente ad oggetto attività ovunque espletate che richiedono l’impiego di manodopera”. Di conseguenza, le vicende del contratto di appalto risolto incidono sulle vicende del subappalto, in quanto rapporto derivato e accessorio, con la conseguenza che la risoluzione dell’uno determina lo scioglimento del secondo.

Il paragrafo 2 della rassegna che definisce i rapporti tra il subappalto e gli altri istituti precisando tra le altre cose che il subappalto è un istituto che esplica i suoi effetti nella fase successiva a quella dell’aggiudicazione (cioè quella di esecuzione del contratto per l’appunto), distinguendosi pertanto dall’avvalimento. Nel paragrafo 3 vengono analizzati invece l’autorizzazione al subappalto, il divieto di subappalto, i limiti al subappalto.

Idrogeno verde, una soluzione per l'energia del futuro. Ma oggi è ancora troppo caro

L'obiettivo crescita sostenibile è raggiungibile attraverso l'utilizzo dell'idrogeno verde. Ma al momento... Leggi


Bonus elettrodomestici green, spunta il nuovo contributo per rendere la casa più efficiente

Il governo ha allo studio l'introduzione di un nuovo bonus elettrodomestici, che... Leggi

Potrebbe interessarti


Iscriviti alla newsletter di Build News

Rimani aggiornato sulle ultime novità in campo di efficienza energetica e sostenibilità edile

Iscriviti

I più letti sull'argomento


Fisco copertina articolo
Quale deve essere la distanza della canna fumaria dal confine di proprietà?

Le bocche dei camini devono essere posizionate in modo tale da consentire...

Fisco copertina articolo
Camini e canne fumarie, perché tutti questi incendi?

Negli edifici ristrutturati gli incendi dei tetti ventilati sono aumentati di numero....

Dello stesso autore