La commissione Finanze del Senato ha ieri 14 maggio approvato, con il sì di Iv e l’astensione di Forza Italia, l’emendamento governativo spalmadetrazioni in 10 anni al Decreto Superbonus.
“L’emendamento al Dl Superbonus approvato questa mattina in commissione Finanze al Senato determina un’ottimizzazione rispetto a quanto era già stato previsto nella versione iniziale del Decreto e, in particolare, apporta modifiche rispetto a due aspetti”, ha sottolineato in una nota il Commissario Straordinario alla Ricostruzione Sisma 2016, Guido Castelli.
Non retroattivo il tetto di spesa di 400 milioni in zone sisma
“Nel primo caso, si garantisce che il plafond da 400 milioni di euro, destinato per il Superbonus nel cratere sisma del 2009 e del 2016, venga applicato alle domande presentate dopo il 31 marzo 2024, mentre nella versione iniziale il tetto di spesa operava anche in relazione alle pratiche presentate nel primo trimestre 2024. In questo modo, l’operatività della misura è stata ampliata”, spiega Castelli.
Monitoraggio della spesa più efficace
“La seconda modifica riguarda la modalità prevista per il monitoraggio della spesa, che sarà più efficace, dal momento che verrà effettuata da ciascuna Struttura commissariale (2009 e 2016) sulla base degli importi richiesti. A tale riguardo, preciso che la Struttura sisma 2016 si è già attivata per adeguare la piattaforma GEDISI, per fare in modo che l’utilizzo del plafond a partire dal primo aprile sia trasparente e misurabile”, ha aggiunto il Commissario Straordinario di Governo per la ricostruzione nei territori dei comuni delle Regioni di Abruzzo, Lazio, Marche e Umbria interessati dal terremoto del 24 agosto 2016.
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