“È opportuno e apprezzabile il segnale circa la proroga a tutto il 2023 per il Superbonus 110%. Tuttavia, a questo proposito, il Comunicato del Consiglio dei Ministri del 28 aprile scorso lascia delle incertezze”. Con queste parole Angelo Artale, Direttore Generale FINCO, commenta l’esito del Cdm in cui è stato approvato definitivamente il PNRR e, congiuntamente, il Fondo complementare allo stesso Recovery Plan.
Quali incertezze?
“Si stabilisce — spiega Artale – che gli eventuali minori oneri rilevati, anche in via prospettica, a seguito del monitoraggio degli effetti finanziari derivanti dal riconoscimento dell’agevolazione su Ecobonus e Sismabonus, rispetto alla previsione tendenziale, siano vincolati alla proroga del termine della fruizione dell’agevolazione, da definire con successivi provvedimenti legislativi nei limiti dei risparmi risultanti. In sostanza se ci sono meno spese, i risparmi saranno destinati a prorogare la misura.”
Questo significa che, se la misura “tirerà”, non ci saranno le risorse per la proroga?
Il vincolo di destinazione del risparmio è un bene, ma se fosse così sarebbe paradossale, certamente interpretiamo male... In ogni caso fondamentale la prontezza nel disporre dei dati del “tiraggio” di detta misura. Nella prossima Giunta FINCO saranno presenti alcuni (pochi) esponenti parlamentari dei vari partiti con cui dialogare sul tema.
Quali sono le priorità in questo momento?
È necessario che i consumatori e le imprese possano programmare al meglio anche tenuto conto dei già rilevanti incrementi che si stanno registrando nel costo dei materiali da impiegare, come FINCO ha già segnalato. Ed avere quindi certezze. Importantissimo poi rendere strutturale la possibilità di Cessione del Credito per tutte le tipologie di detrazione fiscale previste.