Ieri in question time alla Camera il ministro dell'economia e delle finanze, Daniele Franco, ha risposto all'interrogazione n. 3-02917 “Iniziative in materia di cessione dei crediti relativi ai bonus fiscali”.
“Signor Ministro”, ha illustrato l'interrogazione il deputato Alessandro Cattaneo, “le presentiamo questa interrogazione su un tema molto sentito dall’economia reale del Paese, da tante imprese, quello della cessione dei crediti che, da opportunità qual era, tanto che si è creato un mercato di quasi 40 miliardi, si sta trasformando in problema.
E’ un problema mortale, perché, dall’inizio dell’anno, vi è stata una stretta del Governo sulla cessione dei crediti, ma per colpire qualche furbo, in realtà, stiamo colpendo le aziende sane; quindi, di fatto, oggi, a causa di questa stretta, vi sono piattaforme bancarie e postali che stanno bloccando la cessione dei crediti. Dunque, la situazione è realmente drammatica. Rispetto a questa, Forza Italia le chiede, in primo luogo, quali siano le iniziative che nel complesso il Governo ritiene di adottare con particolare riferimento, in secondo luogo, alla possibilità di consentire sempre la cessione banca-correntista e non solo al quarto passaggio. Infine, le chiediamo come depotenziare il divieto di cessione frazionata che rischia di essere un pesante fardello per la cessione dei crediti di tante aziende”.
LA RISPOSTA DEL MINISTRO FRANCO. “I recenti interventi riguardanti la cessione dei crediti fiscali rispondono all’esigenza di attuare un efficace presidio antifrode in un contesto in cui si sono riscontrati fenomeni di frode particolarmente rilevanti. L’Agenzia delle entrate e la Guardia di finanza hanno individuato nel 2021 crediti rivelatisi inesistenti per oltre 4 miliardi. Il Governo è intervenuto prontamente, al fine di salvaguardare gli interessi dell’erario e dei contribuenti. Allo stesso tempo, è importante garantire il corretto esercizio delle facoltà riconosciute ai contribuenti beneficiari delle agevolazioni fiscali e l’interesse degli operatori al funzionamento del mercato dei crediti, evitando di pregiudicarne la circolazione. Non è in alcun modo intenzione del Governo bloccare tale circolazione, che alla lunga potrà, invece, essere favorita proprio dalle misure antifrode. Vengo ora più in dettaglio rispetto ai quesiti sollevati. Per quanto riguarda la possibilità di consentire sempre la cessione banca-correntista e non solo al quarto passaggio, tale ulteriore previsione verrà introdotta dal Governo in un prossimo intervento normativo. Le nuove disposizioni dovrebbero prevedere che il correntista che acquista il credito in banca non possa, però, a sua volta effettuare ulteriori cessioni. Con riferimento alla possibilità di depotenziare il divieto di cessione frazionata, si osserva che la normativa vigente già consente, dopo la prima comunicazione di esercizio dell’opzione, di cedere o di compensare le singole annualità di cui il credito si compone anche riferite al singolo beneficiario, purché la singola annualità non venga ulteriormente frazionata in un momento successivo. La reintroduzione della possibilità di cedere parzialmente il credito senza alcun limite di frazionamento è invece incompatibile con l’attribuzione di un codice identificativo univoco al credito ceduto, prevista dall’attuale normativa. Infine, si ritiene che l’impegno per il Governo a prorogare oltre il 30 giugno 2022 i termini per il raggiungimento del 30 per cento dei lavori per le case unifamiliari e le villette per accedere al superbonus 110 per cento non presenti particolari criticità e che, pertanto, non vi siano impedimenti alla sua approvazione in un prossimo veicolo legislativo”.
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