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Superbonus 110% e bonus edilizi, Federcostruzioni incontra Poste Italiane sul problema della cessione dei crediti frammentati

A seguito delle variazioni normative anti-frammentazione introdotte sugli incentivi fiscali, i residui dei “vecchi” crediti pregressi oggi non hanno più alcun mercato e mettono a serio rischio la sopravvivenza di tante imprese di costruzioni che non li possono più cedere

giovedì 5 maggio 2022 - Redazione Build News

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La Presidente di Federcostruzioni, l’Ing. Paola Marone, unitamente ai senatori Valeria Valente e Salvatore Margiotta, promotori dell’iniziativa, ha incontrato alcuni giorni fa il Condirettore Generale Poste Italiane Spa, Giuseppe Lasco, per affrontare l’importante problema della cessione dei crediti frammentati relativi agli incentivi fiscali per la riqualificazione in edilizia.

L’ing. Marone, con l’ausilio del Dott. Francesco Manni, dell’area finanze di ANCE, ha evidenziato come, a seguito delle variazioni normative anti-frammentazione introdotte sugli incentivi fiscali, i residui dei “vecchi” crediti pregressi oggi non hanno più alcun mercato e mettono a serio rischio la sopravvivenza di tante imprese di costruzioni che non li possono più cedere.

Come noto, Poste Italiane attualmente non accetta più crediti da parte delle imprese e i moltissimi imprenditori e professionisti che in passato avevano ceduto prime quote di credito a Poste, hanno ora i cassetti fiscali pieni di crediti frammentati senza alcuna possibilità di circolazione.

“I cambiamenti della normativa avvenuti nel corso degli ultimi mesi hanno inciso sulle attività in corso” evidenzia Paola Marone “e la conseguenza è che oggi le imprese si ritrovano fortemente esposte con crediti senza mercato, e quindi in difficoltà finanziaria, proprio nel momento in cui gli aumenti delle materie prime e dei servizi per le costruzioni sono al massimo livello e impattano negativamente sui cantieri in essere. Il rischio è un default per le costruzioni.”

Nel corso della riunione, Poste ha riferito che il problema è di carattere normativo avendo già raggiunto la capienza massima consentita di 9,5 miliardi di crediti.

Per affrontare la questione Federcostruzioni ed ANCE stanno predisponendo un documento da sottoporre a Governo e Parlamento per il superamento di tale problematica.

I due esponenti del Senato, Margiotta e Valente, con cui Federcostruzioni ha già avviato una approfondita interlocuzione sul tema, hanno mostrato ampio interesse al problema e sono in attesa di ricevere tali proposte.

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