Ieri martedì 29 marzo in commissione Finanze della Camera il sottosegretario di Stato per l’economia e le finanze, Federico Freni, ha chiesto e ottenuto il rinvio ad altra seduta della discussione dell'interrogazione n. 5-07717 – primo firmatario Sestino Giacomoni (FI) – avente ad oggetto la cessione dei crediti di imposta relativi ai bonus edilizi alle società per la cartolarizzazione dei crediti.
Ricordiamo che la suddetta interrogazione, presentata il 15 marzo – LEGGI TUTTO – chiede al MEF di chiarire se le società per la cartolarizzazione dei crediti, costituite ai sensi della legge 30 aprile 1999, n. 130, il cui patrimonio segregato risulti consolidato contabilmente in un gruppo bancario iscritto all'albo di cui all'articolo 64 del Testo unico bancario, possano essere considerate tra i soggetti qualificati quali secondi, ovvero terzi, cessionari dei crediti fiscali di cui al decreto-legge 25 febbraio 2022, n. 13 (decreto antifrodi 2 confluito nel decreto Sostegni ter - decreto-legge 27/01/2022 n. 4 convertito in legge).
Nel prendere atto del rinvio della discussione dell’interrogazione a sua prima firma, Giacomoni ha invitato il rappresentante del Governo ad adoperarsi per fare chiarezza sulle numerose questioni problematiche relative ai bonus edilizi. In proposito ha sottolineato come la ratio di tali agevolazioni fiscali sia sicuramente positiva, ma l’incertezza che accompagna la loro applicazione stia causando notevoli problemi, con conseguenti danni all’economia del Paese. Giacomoni ha segnalato infine che le organizzazioni del settore edile hanno proclamato uno sciopero per protestare contro l’incertezza delle procedure e l’allungamento dei tempi per la cessione dei crediti, che rischiano di comportare il fallimento di migliaia di imprese, in particolare di quelle piccole e medie.