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Superbonus 110% e disposizioni attuative: audizione del Direttore dell’Agenzia delle entrate

L'Agenzia delle Entrate sta predisponendo una guida a carattere divulgativo, una sezione dedicata sul suo sito internet e una circolare interpretativa degli articoli 119 e 121 del Decreto Rilancio convertito in legge

mercoledì 22 luglio 2020 - Redazione Build News

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“In considerazione delle potenziali ricadute positive per l’economia del nostro Paese derivanti dalla fruizione del Superbonus, al fine di agevolare quanto più possibile l’applicazione delle nuove disposizioni, le strutture dell’Agenzia delle Entrate sono impegnate nella:

- pubblicazione di una guida a carattere divulgativo contenente una prima illustrazione informativa delle principali novità in materia di detrazioni introdotte dal Decreto Rilancio;

- predisposizione di una sezione dedicata sul sito internet dell’Agenzia nella quale saranno raccolti le norme di riferimento ed i documenti di prassi progressivamente emanati per metterli a disposizione dei contribuenti;

- emanazione di una circolare interpretativa degli articoli 119 e 121 del Decreto Rilancio”.

Lo ha detto il Direttore dell’Agenzia delle entrate, Avv. Ernesto Maria Ruffini, nell'audizione di questa mattina presso la commissione parlamentare di vigilanza sull’anagrafe tributaria, in merito alle disposizioni attuative delle misure sull’efficientamento energetico degli edifici, previste dagli articoli 119-121 del decreto-legge 19 maggio 2020, n. 34 (DL Rilancio), convertito con modificazioni, dalla legge 17 luglio 2020, n. 77.

Nell'audizione Ruffini ha esaminato, nello specifico:

- le detrazioni particolarmente favorevoli introdotte con il Decreto Rilancio (cd. Superbonus);

- la possibilità per il contribuente di optare in luogo della fruizione diretta della detrazione in dichiarazione, per un contributo anticipato sotto forma di sconto dal fornitore dei beni o servizi (cd. sconto in fattura) o, in alternativa, per la cessione del credito corrispondente alla detrazione spettante.

In tali ambiti sono stati evidenziati i rilevanti ruoli svolti dagli intermediari incaricati di svolgere servizi fiscali tra contribuenti e amministrazioni.

In allegato il testo completo dell'audizione del Direttore delle Entrate

Ruffini ha tra l'altro spiegato che i fornitori e i soggetti cessionari rispondono solo per l'eventuale utilizzo del credito d'imposta in modo irregolare o in misura maggiore rispetto allo sconto praticato o al credito d’imposta ricevuto.

Ai fini del controllo, si applicano, nei confronti dei soggetti beneficiari che esercitano l’opzione per lo sconto in fattura o per la cessione del credito, le attribuzioni e i poteri previsti dal DPR 600/1973 che prevede che l'Agenzia Entrate, nell'ambito dell'ordinaria attività di controllo, procede, in base ai criteri selettivi e tenendo anche conto della capacità operativa degli uffici, alla verifica documentale della sussistenza dei presupposti che danno diritto alla detrazione. Qualora sia accertata la mancata integrazione dei requisiti che danno diritto alla detrazione d’imposta, l’Agenzia provvede al recupero dell'importo corrispondente alla detrazione spettante nei confronti del soggetto che ha esercitato l'opzione, maggiorato di interessi e di sanzioni.

Ha concluso facendo presente che l’Agenzia delle Entrate pubblicherà domani una guida a carattere divulgativo contenente una prima illustrazione informativa delle principali novità in materia di detrazioni introdotte dal decreto rilancio. E, sempre sul cosiddetto “superbonus”, emanerà la prossima settimana la circolare interpretativa.

La sen. Gaudiano (M5S) ha chiesto spiegazioni circa il funzionamento della piattaforma per la cessione dei crediti. In particolare, supponendo che l'accordo tra la ditta che esegue i lavori e la banca ci sia già, ha domandato quando la ditta potrà vedere sulla piattaforma il credito di imposta da cedere in cambio di liquidità.

Il sen. Fenu (M5S) ha chiesto se sul visto di conformità che appongono i professionisti rimarrà valido l’elenco regionale attualmente in vigore, o se si prevede di creare un nuovo elenco.

Ha fatto presente che l’art. 121 consente la compensazione nel modello F24 solo al cessionario del credito, quindi sembrerebbe che il beneficiario non può trasformare immediatamente la detrazione in credito, compensandolo con le sue imposte. Quindi ha domandato se l’Agenzia delle Entrate ha in mente di applicare un’interpretazione più estensiva.

Inoltre ha chiesto se l’Agenzia stia pensando ad una forma di prelievo alla fonte sulle singole transazioni commerciali, che possa agevolare la riscossione.

Il Sen. Marino (IV) ha invitato ad avere particolare attenzione nel rapporto con gli intermediari finanziari.

Il presidente della Commissione, on. Parolo (Lega), ha fatto presente che un tema che preoccupa molti è quello di rendere effettivamente certa la cedibilità del credito d'imposta. In particolare, poiché il compito dell'Agenzia delle Entrate sarà quello di disciplinare le sanzioni in relazione alle difformità che potrebbero manifestarsi in capo al proprietario cedente, è stato da più parti segnalato che sarebbe molto importante distinguere le varie ipotesi di difformità rispetto alla norma. Nel senso che ci potrebbero essere difformità formali, oppure difformità sostanziali rispetto ai requisiti di legge e se questo non verrà adeguatamente disciplinato nei decreti attuativi potrà poi comportare una responsabilità verso i soggetti successivi aventi diritto al credito d'imposta, vanificando tutte le previsioni contenute nella legge. Quindi ha domandato come intende muoversi l'Agenzia delle Entrate da questo punto di vista.

Il Direttore dell'Agenzia delle Entrate, Ernesto Maria Ruffini, ha risposto all’ultima domanda facendo presente che l’Agenzia sta raccogliendo tutte le numerose osservazioni e domande da parte degli operatori del settore, a cui cercherà di dare risposta con apposite circolari. Anche l’aspetto relativo alla responsabilità e alle tipologie di difformità saranno oggetto di spiegazioni nelle prossime circolari.

Rispondendo alla senatrice Gaudiano ha affermato che la cessione è parallela al meccanismo che la norma ha previsto di conformità dei lavori e di asseverazione dei lavori. Cioè la cessione del credito, che sorge a seguito della fattura, è una mera operazione civilistica che viene comunicata nella piattaforma web dell'Agenzia, che sostanzialmente si limita a riscontrare l'avvenuta cessione del credito di imposta. Cioè l'Agenzia viene informata del passaggio del credito da un soggetto all'altro.

In merito alle domande poste dal senatore Fenu ha affermato che l’elenco regionale attuale rimane valido e di non ritenere necessaria la creazione di un nuovo elenco ad hoc.

Invece per quanto riguarda il meccanismo della detrazione e della non cessione della parte non utilizzata, ha fatto presente che si tratta di un vincolo normativo, quindi non pensa sarà possibile dare un'interpretazione più ampia.

Successivamente ha tranquillizzato il senatore Marino, facendo presente che i rapporti con gli intermediari finanziari sono oggetto di attenzione particolare da parte dell’Agenzia.

Ha proseguito soffermandosi sul mondo delle persone fisiche titolari di partita IVA, e ha fatto una riflessione sulla liquidazione periodica mensile, facendo presente che questa consentirebbe di riuscire a immaginare un’auto liquidazione da parte delle partite IVA, superando la necessità di accantonare la provvista per affrontare gli appuntamenti dei versamenti delle imposte di giugno e novembre e riallineare il calendario solare col calendario fiscale. Inoltre, la liquidazione periodica mensile consentirebbe anche all'erario di avere un flusso costante di entrate.

In merito alla ritenuta applicabile alle singole transazioni proposta dal senatore Fenu, ha affermato che sicuramente potrebbe essere un'alternativa, ma a suo avviso potrebbe avere il limite del non prende in considerazione l'effetto cassa, invece il meccanismo della liquidazione sul netto dovrebbe consentire anche il superamento dei ritardi fisiologici che ha l'Agenzia nel liquidare i rimborsi, perché il meccanismo del principio di cassa consentirebbe il non sorgere del credito di imposta.

Il sen. De Bertoldi (FdI) si è detto completamente contrario al sistema delle ritenute perché in questo modo i liberi professionisti fanno da banca per lo Stato, situazione aggravata dall’ultima legge di bilancio che ha allungato i tempi di compensazione. Ha ricordato che il suo gruppo ha proposto di ridurre almeno alla metà la ritenuta d'acconto sui professionisti. Quindi ha chiesto al Direttore dell’Agenzia dell’Entrate un parere al riguardo.

L’on. Currò (M5S) ha affermato di nutrire grandi ambizioni per la liquidazione mensile delle imposte e si è detto d'accordo anche se ha alcune remore sulla sua applicabilità, soprattutto dal punto di vista tecnologico. Teme infatti che il procedimento diventi complesso tecnologicamente.

Si è soffermato sul Superbonus facendo presente che lo scopo di questo decreto sarà lo sdoganamento popolare della cessione del credito, quindi ha auspicato che la piattaforma per la cessione dei crediti sia sbrigativa, semplice, chiara e veloce. Da questo aspetto dipende il successo o il fallimento di questa operazione e l’effettiva riqualificazione del patrimonio edilizio italiano.

L’on. Giacometto (FI) ha condiviso le esigenze evidenziate dal collega Currò circa il velocizzare e rendere agevole il più possibile la cessione del credito. Ha affermato che tutto questo dovrebbe essere valorizzato all’interno del portale dell’Agenzia con adempimenti molto semplici e ridotti al minimo.

Il Direttore dell'Agenzia delle Entrate, Ernesto Maria Ruffini replicando agli ultimi due interventi ha affermato che l’Agenzia sta tenendo in considerazione tutti i suggerimenti e sta cercando di non vanificare l'impegno del governo e del parlamento. Ha però invitato il Parlamento ad aiutare l’amministrazione a funzionare meglio, dotandola di tutti gli strumenti necessari, al fine di evitare che diventi ostacolo involontario all'adozione delle leggi.

Ha rimarcato che l’Agenzia sta cercando di fare il possibile per allinearsi con le migliori intenzioni del legislatore ma ogni suggerimento da parte del legislatore è il benvenuto. A questo proposito ha fatto presente che loro, tramite Sogei e tramite tutti i rapporti costanti che hanno con i commercialisti, i CAF e i consulenti del lavoro stanno cercando di intercettare i dubbi per poi dare risposta con le circolari.

Rispondendo al sen. De Bertoldi ha affermato di convenire sulla questione della ritenuta a titolo di acconto, ritenendo migliore un sistema di tassazione sull’ effettività dell’incassato.

Ha sottolineato come l’Agenzia stia cercando di incrementare sempre di più la sua attività, anche se deve fare i conti con il depauperamento costante delle risorse, e ha aggiunto che per quanto ce la si possa mettere tutta l'azzeramento dei tempi fisiologici di liquidazione delle dichiarazioni dei redditi per l'erogazione dei rimborsi è impossibile. Si dovrebbe evitare a monte il sorgere del credito di imposta, sarebbe un sistema più corretto nell’ambito del rapporto cittadino -fisco.

L’on. Giacometto (FI) ha replicato affermando che a suo parere si possono comunque prevedere, nell'ambito del controllo di gestione, degli indicatori misurabili di risultato.

Il Presidente on. Parolo (Lega) ha concluso facendo presente che la Commissione cercherà di organizzare una nuova audizione con l’Agenzia delle Entrate più avanti, dopo che sarà concluso il ciclo delle audizioni sul tema.

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