“Come Fondazione Inarcassa chiediamo un atteggiamento responsabile nei confronti degli architetti e ingegneri liberi professionisti. oltre che di numerosissime imprese, che, in assenza di adeguati correttivi alla disciplina della cessione del credito d’imposta, rischiano di pagare il prezzo più alto, sul piano economico e professionale. Il decreto Aiuti interviene, per l’ennesima volta, sulla disciplina della cessione del credito d’imposta con una soluzione equilibrata che però rischia di rimanere lettera morta in assenza di ulteriori correzioni all’impianto generale. Pensiamo ad esempio al tema della responsabilità dei soggetti cessionari e a quello del versamento IVA per cassa”.
Queste le dichiarazioni del presidente della Fondazione Inarcassa, Franco Fietta, a ridosso dell’approvazione in via definitiva da parte del Senato del disegno di legge di conversione in legge del decreto-legge 17 maggio 2022, n. 50, cosiddetto decreto “Aiuti”. La Legge di conversione è stata pubblicata sulla Gazzetta Ufficiale n.164 di venerdì 15 luglio (LEGGI TUTTO).
“Con l’approvazione in via definitiva del decreto Aiuti, per le banche sarà possibile cedere il credito d’imposta a diversi soggetti loro clienti, quindi a società, professionisti e partite Iva”, continua il presidente Fietta. “Sebbene sia parte determinante della soluzione da noi auspicata per far ripartire il mercato, siamo anche coscienti che non potrà risolvere tutti i problemi, come anche evidenziato da alcuni ordini del giorno presentati alla Camera e al Senato nell’ambito dell’esame del decreto. Sosteniamo poi molti ordini del giorno presentati dalle forze politiche che sostengono sia necessario intervenire sul meccanismo della responsabilità in solido, escludendola espressamente per quei soggetti che acquistano il credito senza aver avuto alcun ruolo nell’origine e fruizione dello stesso. Parimenti riteniamo che l’attività di due diligence svolta dagli istituti di credito sulle cessioni del credito d’imposta, non debba essere ripetuta dai clienti della medesima banca, quando procedono con l’acquisto. Entrambe le misure sono necessarie per ripristinare un clima di fiducia per gli investitori che sono frenati da un rischio altrimenti non quantificabile sui loro acquisti.
Conveniamo, altresì, sull’ordine del giorno relativo al versamento dell’IVA, che andrebbe risolto consentendo ai professionisti impegnati nelle attività connesse al Superbonus 110% di optare per il versamento dell’imposta secondo la contabilità per cassa, per evitare di anticipare l’imposta senza alcuna certezza in merito all’effettivo incasso dei relativi compensi.
Sono temi che la Fondazione Inarcassa ha già posto all’attenzione del legislatore. Siamo soddisfatti che una parte del parlamento abbia raccolto le nostre proposte ed auspichiamo che a questi ordini del giorno seguano iniziative ben più incisive da parte del governo. Ricordiamo che i temi in questione sono centrali nel funzionamento a pieno regime del meccanismo della cessione del credito. Ci appelliamo, quindi, al governo affinché raccolga le proposte presentate dal parlamento e agisca rapidamente per scongiurare una crisi economica e sociale che rischia di colpire interi comparti della filiera dell’edilizia, dalle imprese ai professionisti della progettazione”, ha concluso Fietta.
Leggi anche: “È legge il Decreto Aiuti. Tutte le novità sul Superbonus 110% e la cessione del credito”