“Dopo aver firmato negli scorsi giorni il decreto asseverazioni, oggi abbiamo sottoscritto ed è quindi pubblicato anche il decreto ministeriale sui requisiti del Superbonus 110%”.
Così il ministro dello Sviluppo economico Stefano Patuanelli. L'atteso decreto sui requisiti tecnici ha ottenuto il concerto del MEF, del MATTM e del MIT ed è stato pubblicato nel tardo pomeriggio di oggi sul sito del MiSE. È stato inviato alla registrazione della Corte dei Conti insieme al Decreto Asseverazioni.
Il decreto – IN ALLEGATO - definisce gli interventi che rientrano nelle agevolazioni Ecobonus, Bonus facciate e Superbonus al 110%, i costi massimali per singola tipologia di intervento e le procedure e le modalità di esecuzione dei controlli a campione.
È stata inoltre prevista anche la possibilità di applicare l’incentivo ai microgeneratori a celle di combustione (idrogeno) ed è stato chiarito che anche le porte d'ingresso, oltre alle finestre, sono detraibili, posto che contribuiscano a migliorare l’efficientamento energetico.
Sono dunque stati firmati i due decreti attuativi sugli interventi di efficientamento energetico degli edifici previsti dal decreto Rilancio, che definiscono sia i requisiti tecnici per il Superbonus e il Sismabonus al 110% sia la modulistica e le modalità di trasmissione dell’asseverazione agli organi competenti, tra cui Enea.
PATUANELLI: RENDERE IL SUPERBONUS 110% STRUTTURALE. “Vogliamo proporre all'Europa di rendere questa misura strutturale”, ha dichiarato il ministro Patuanelli nel video di presentazione.
“Ringrazio per il lavoro di concerto i Ministri Roberto Gualtieri, Paola De Micheli, Sergio Costa e il Sottosegretario alla Presidenza del Consiglio Riccardo Fraccaro. I due decreti attuativi servono per dare completezza e dare forma ad una fondamentale misura che il governo ha voluto inserire nel Decreto Rilancio, l’Ecobonus e il Sismabonus al 110%. Abbiamo già parlato molto di questa misura. Lo voglio fare per l’ennesima volta perché rappresenta per il Governo e, in particolare, per il Ministero dello Sviluppo Economico una misura fondamentale per il rilancio di un settore industriale importantissimo per l’Italia, quello delle costruzioni. Una misura che ha una serie di elementi positivi che vorrei brevemente elencare.
Il primo elemento è quello del rilancio produttivo di un settore e di una filiera centrale del nostro Paese, che nel corso degli anni ha pagato tutte le crisi economiche a caro prezzo.
Il secondo aspetto cruciale è costituito dalle riqualificazioni energetiche e antisismiche del patrimonio residenziale privato, dando al contempo garanzia ai cittadini di poter accedere a quegli interventi senza esborso di denaro. È una misura anche sociale, che garantisce a tutti, a prescindere dalle fasce di reddito, di poter vivere in case efficienti e sicure.
Terzo elemento fondamentale è quello del risparmio energetico. Il Piano Nazionale Integrato Energia e Clima costruito dal nostro Paese nel dicembre dello scorso anno è un piano sfidante che ha degli obiettivi importanti di riduzione delle emissioni. Riteniamo che il settore dell’edilizia debba compartecipare in modo massiccio al raggiungimento di questi obiettivi di target di riduzione delle emissioni di CO2. Per farlo c’è bisogno di un forte incentivo alla realizzazione di interventi di efficientamento sugli edifici pubblici e privati. L’Ecobonus, il Sismabonus e quindi il Superbonus al 110% ha questa terza finalità di grande importanza.
L’ottimo lavoro parlamentare ha inoltre migliorato un testo che riteniamo possa diventare una misura strutturale del nostro Paese. Sarà questa un’altra proposta che faremo per l’utilizzo dei fondi europei. Il Recovery plan italiano dovrà contenere la previsione di un elemento strutturale della misura dell’Ecobonus e Sismabonus al 110%, una norma che sta suscitando grandissimo interesse a livello europeo”.
Ricordiamo che l'altro decreto attuativo del Decreto Rilancio, pubblicato ieri sul sito del MiSE, invece definisce le caratteristiche della modulistica e le modalità di trasmissione dell’asseverazione, diventa operativa anche la procedura inerente le verifiche e gli accertamenti delle attestazioni e certificazioni infedeli. L’asseverazione potrà avere ad oggetto gli interventi conclusi o in uno stato di avanzamento delle opere per la loro realizzazione, nella misura minima del 30% del valore economico complessivo dei lavori preventivato.
IN ALLEGATO IL DECRETO REQUISITI ECOBONUS
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