“Il Superbonus ha svolto e continua a rappresentare un importante volano di crescita per il settore delle costruzioni e per l’intera economia. Nel 2021 ha contributo alla forte crescita registrata dalle costruzioni (+20,1% su base annua), settore che ha sostenuto per circa un terzo la straordinaria crescita dell’economia italiana. Anche per l’anno in corso si conferma il forte ruolo propulsivo svolto da tale strumento”.
Lo evidenzia l'Ance (Associazione nazionale dei costruttori edili) nell’Osservatorio congiunturale sull’industria delle costruzioni – Ottobre 2022 (in allegato), curato dalla Direzione Affari Economici, Finanza e Centro Studi dell'Ance.
“Inoltre, questa misura rappresenta non solo una leva efficace di rilancio per le costruzioni e per l’intera economia, ma svolge un ruolo cruciale nell’ammodernamento e messa in sicurezza del patrimonio abitativo italiano, così vetusto e inadeguato”, osserva l'Ance, che “ha accolto con favore le importanti modifiche sulla cessione dei crediti da bonus fiscali, non da ultime quelle in tema di responsabilità solidale tra cedente e cessionario oggetto della recente Circolare n.33/E/2022, che consentono di cedere con maggior facilità i crediti d’imposta, compresi quelli “incagliati”.
I RISULTATI DEL MONITORAGGIO ENEA-MISE-MITE. Anche a settembre continua e si rafforza l’ottima performance dello strumento fiscale già evidenziata nei mesi estivi: alla fine del mese, secondo i dati del monitoraggio Enea - MISE - MITE, gli interventi legati all’efficientamento energetico sostenuti dal Superbonus 110%, sono 307.191 interventi, per un ammontare corrispondente di 51 mld (38,8 mld di essi, ovvero il 76%, si riferiscono a lavori già realizzati). In un solo mese (31 agosto - 30 settembre 2022), si registra un ulteriore e consistente aumento del 25,9% in numero e del 19,0% nell’importo, ovvero più di 63.000 interventi aggiuntivi, per un valore corrispondente di circa 8,2 miliardi.
Guardando alla tipologia di edificio, si osserva un’accelerazione, in particolare, degli interventi su immobili unifamiliari, giunti a rappresentare nell’ultimo mese ben il 58,2% del totale, un livello che ci riporta a febbraio del 2021. Su tale dinamica incide certamente l’approssimarsi della scadenza della detrazione del 110% per le spese sostenute entro il 31 dicembre 2022, a condizione che alla data del 30 settembre, sia stato realizzato almeno il 30% dei lavori complessivi.
Seguono le unità immobiliari indipendenti (29,5%), sempre con scadenza a fine anno a condizione che entro il 30 settembre sia stato realizzato il 30% dei lavori complessivi. I condomini, infine, rappresentano il 12,3% del totale degli interventi.
In termini di importo, gli interventi sui condomini continuano ad avere una importanza significativa, incidendo per quasi la metà dell’ammontare complessivo (ovvero 22,2 mld su 51,2 mld). I lavori in questione, ovviamente, hanno un importo medio elevato (circa 585mila euro), se raffrontato agli interventi su singole abitazioni (circa 95/115mila euro).
A livello territoriale, si evidenzia una maggior concentrazione degli interventi legati all’efficientamento energetico sostenuti dal Superbonus 110% al Nord che continua ad incidere per circa il 50%. Segue il Sud con una quota di mercato del 30%, mentre il Centro si attesta al 20%.
La distribuzione regionale conferma al primo posto la Lombardia e poi, a distanza, Veneto e Lazio, seguiti dall’Emilia-Romagna. Continuano ad essere buone anche le performance di quattro regioni meridionali: Sicilia, Puglia, Campania e Sardegna.
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