“La questione fondamentale per noi è quella del Superbonus. Intanto c'è da ottenere la proroga del provvedimento per consentire una reale programmazione dei lavori, pena la mancata efficacia dello stesso. In questo senso, c'è un impegno a prorogarlo fino al 2023. Una questione irrisolta è quella della conformità urbanistica. Serve un intervento che consenta di superare le piccole difformità che rischiano di bloccare gli interventi soprattutto nei grandi condomini”.
Lo ha dichiarato Armando Zambrano, Coordinatore della RPT e Presidente del Consiglio Nazionale Ingegneri, in audizione il 14 giugno sul disegno di legge di conversione del Decreto Legge n. 77/2021 Governance PNRR e Semplificazioni.
“Poi c'è il problema dei centri storici dove risulta quasi impossibile ottenere il doppio salto di classe energetica a causa dei vincoli che rendono difficile la realizzazione del cappotto termico. Serve poi prevedere il ravvedimento operoso per i professionisti che consenta di superare eventuali piccoli errori, senza il ritiro completo dell'incentivo. Infine, c'è la questione dell'assicurazione per l'asseverazione. L'impostazione attuale mira a coprire il 100% degli importi interessati da asseverazione, cosa che di fatto rende impossibile stipulare la polizza per lavori di medie e grandi dimensioni. Sarebbe opportuno fare come per le Opere Pubbliche dove si applica il 10% fino a 10 milioni di euro e il 20% oltre questa cifra”.
All'audizione è intervenuto anche Maurizio Savoncelli, Consigliere della RPT e Presidente del Consiglio Nazionale dei Geometri e Geometri Laureati: “Sulla questione della conformità è importante intervenire sul concetto di tolleranza. Noi proponiamo di portarla al 3% come accade già in alcune regioni italiane. In questo modo riusciremmo a scremare numerose piccole difformità che bloccano un alto numero di interventi”, ha detto Savoncelli.