“No all’esclusione degli edifici unifamiliari - ed in generale indipendenti - dalla proroga, al 2023, del Superbonus al 110%. Una misura che, se approvata, penalizzerebbe in modo incisivo l’edilizia diffusa che caratterizza le aree periferiche delle nostre città, i piccoli borghi, e le aree interne molte delle quali a forte rischio sismico. Non avere attenzione per questo patrimonio significa non rispettare un impegno politico precedentemente assunto dagli organi di governo”.
Così Francesco Miceli, presidente del Consiglio Nazionale degli Architetti, Pianificatori, Paesaggisti e Conservatori, in merito al Documento Programmatico di Bilancio 2022 approvato e alle indiscrezioni sull'intenzione dell'Esecutivo di prorogare il Superbonus 110% solo per i condomini e gli IACP (LEGGI TUTTO).
“Il Superbonus e tutti gli altri bonus - continua Miceli - nelle formulazioni fino ad ora adottate, hanno dato un forte impulso al settore delle costruzioni, coniugando gli interventi per il risparmio energetico con quelli per la prevenzione sismica. Un aspetto quest’ultimo di fondamentale importanza per la sicurezza dei cittadini e per il nostro Paese che rimane ad alto rischio sismico e che, da questo punto di vista, ha vissuto enormi e recenti tragedie”.
“Ci auguriamo - conclude il Presidente del CNAPPC - che la formulazione della Legge di Bilancio, così importante in questo momento per il futuro del Paese, recepisca queste esigenze come parte integrante della strategia per la riqualificazione delle nostre città e del nostro patrimonio edilizio”.
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