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Superbonus 110%, monito dei commercialisti sulla libertà di scelta della piattaforma

Da banche e intermediari deve essere garantita la libera scelta della piattaforma. Avvalendosi di un professionista si evita la pressione temporale

giovedì 18 marzo 2021 - Redazione Build News

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di Franco Metta

Mancano pochi giorni dalla scadenza del termine, prorogato al 31 marzo 2021, per l’invio delle comunicazioni sulle spese del 2020 ai fini dell’ecobonus al 110% e delle altre detrazioni concesse per le ristrutturazioni edilizie. Nei giorni scorsi è intervenuto il presidente del Consiglio nazionale dei dottori commercialisti e degli esperti contabili, Massimo Miani, per precisare i passaggi richiesti in un contesto dove il livello di burocrazia già di per sé è molto elevato.

Non è la prima volta che il Consiglio interviene. “Già con il documento di ricerca del 26 novembre 2020 – ha ricordato Miani – abbiamo fornito ai nostri iscritti un quadro d’insieme dei controlli che devono essere effettuati ai fini dell’apposizione del visto di conformità sull’apposita comunicazione da inoltrare all’Agenzia delle Entrate per attestare la sussistenza dei presupposti che danno diritto alla detrazione d’imposta.”

Ora il focus si è spostato sulle piattaforme delle società di consulenza come per esempio Deloitte, Pwc ed Ey verso cui banche e intermediari che acquistano il credito fiscale reindirizzano i clienti per potere beneficiare dell’incentivo. Miani ha tenuto a ribadire che “le banche che offrono servizi di acquisto del credito di imposta, ovvero di prefinanziamento dei relativi lavori, non possono porre limitazioni ulteriori rispetto a quelle previste dalla legge in merito alla libera scelta da parte del cliente del soggetto che andrà ad apporre il visto di conformità”. Tradotto: deve essere garantita la libertà di scelta della piattaforma.

Non solo. In alcuni casi le piattaforme chiedono di caricare i dati con una tempistica più stringente, per poter procedere a una ordinata e regolare lavorazione delle pratiche nei termini previsti. Resta però sempre valida l’opzione di avvalersi di un professionista a propria scelta per utilizzare il servizio senza alcuna pressione temporale. Infine un altro aspetto che preoccupa non poco esperti e addetti ai lavori sono gli eventuali problemi di funzionamento delle piattaforme, che sarebbero correlati alle numerose richieste.

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