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Superbonus 110%, nuova risoluzione alla Camera

È la Risoluzione n. 7-00637, presentata il 23 aprile 2021 e riformulata il 17 maggio 2021, prima firmataria l'Onorevole Mazzetti (FI-BP)

martedì 18 maggio 2021 - Redazione Build News

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In tema di Superbonus 110% segnaliamo la Risoluzione n. 7-00637, presentata il 23 aprile 2021, riformulata il 17 maggio 2021, avente come prima firmataria l'Onorevole Mazzetti (FI-BP), che – sottolinea il direttore generale di FINCO, Angelo Artale – riguarda molte delle tematiche affrontate con la stessa (nonché con il Senatore Misiani e l'Onorevole Terzoni) nel corso dell'ultima Giunta FINCO del 10 maggio scorso, cui ha partecipato.

Con la Risoluzione - IN ALLEGATO - le Commissioni VIII e X della Camera impegnano il Governo:

ad adottare iniziative per prevedere una proroga del «superbonus 110», per cento almeno fino al 2023 in quanto strumento importante per contribuire alla crescita economica e del sistema produttivo legato alle costruzioni, e in quanto è una misura che, per la sua complessità attuativa, impone un orizzonte temporale ben più ampio di quello finora previsto;

ad adottare le opportune iniziative normative affinché la suddetta proroga venga prevista già nei prossimi provvedimenti d'urgenza e comunque ben prima della prossima legge di bilancio 2022;

ad adottare iniziative per garantire la medesima proroga delle misure previste dall'articolo 121 del decretolegge n. 34 del 2020 relativamente allo sconto in fattura e alla cessione del credito;

ad adottare iniziative per prevedere, e dare seguito a tutti i rilievi contenuti nelle due Relazioni di Camera e Senato sulla proposta di Pnrr, riportati in premessa, anche con riguardo alla necessità di una reale semplificazione delle norme e delle procedure che regolamentano la concessione delle agevolazioni per ristrutturazioni edilizie e in particolare la concessione del «superbonus», laddove si registrano attualmente eccessivi e farraginosi adempimenti burocratici per la realizzazione dell'intervento e per ottenere il beneficio fiscale;

ad adottare iniziative per estendere la platea dei soggetti che possono fruire dell'ecobonus e del sismabonus al 110 per cento anche ai soggetti esercenti attività d'impresa, arti o professioni, visto che l'obiettivo ultimo della misura è quello di rilanciare l'economia nazionale, incrementando le attività nel comparto «trainante» del recupero energetico ed antisismico del patrimonio edilizio, con ricadute positive sul comparto produttivo e sull'intera collettività;

a valutare l'estensione degli incentivi agli operatori immobiliari professionali e categorie di utilizzatori come Organismi di investimento collettivo del risparmio (Oicr), Fondi e Società di investimento immobiliari quotate (Siiq), in quanto soggetti che possono dare un impulso decisivo al settore produttivo dell'edilizia e al rinnovo del parco immobiliare italiano;

ad adottare iniziative per prevedere, nel caso di estensione del «Superbonus» anche ai suddetti soggetti esercenti attività d'impresa, arti o professioni, che, per gli immobili non residenziali, venga considerato come limite massimo di spesa quello di 200 euro a metro quadrato di superficie, superando così l'attuale limite forfettario di 96 mila euro;

anche al fine di rispondere positivamente alle peculiarità di molti centri storici laddove gli edifici presentano spesso caratteristiche tipologiche e morfologiche particolari, ad adottare iniziative per prevedere che per gli edifici sottoposti a vincolo, che impediscono l'esecuzione di interventi «trainanti» di efficientamento energetico, sia comunque ammesso l'ecobonus al 110 per cento per i soli lavori «trainati», anche con miglioramento di una sola classe energetica, e che tale possibilità si possa applicare anche nel caso di interventi che non riguardino l'intero edificio ma solo alcune unità immobiliari che lo costituiscono;

ad adottare iniziative per prevedere che la detrazione del 110 per cento venga estesa agli interventi di eliminazione delle barriere architettoniche, anche se detti interventi non siano eseguiti congiuntamente agli interventi cosiddetti «trainanti»;

ad adottare iniziative per prevedere la possibilità, attualmente non contemplata, per i professionisti e i tecnici che producono le asseverazioni, di poterle integrare dei dati mancanti o di correggerle con asseverazioni integrative da presentare appena possibile e comunque prima della fine dei lavori, in particolare nel caso di interventi di sisma bonus;

ad adottare iniziative per snellire il processo di verifica sulla conformità urbanistica dell'edificio su cui si effettuano interventi agevolati, considerando valide le asseverazioni dei tecnici che riportino esclusivamente gli estremi del titolo abilitativo che ne ha previsto la costruzione ovvero del titolo richiesto o rilasciato in sanatoria; ad adottare iniziative per estendere il «Superbonus 110 per cento» agli immobili caratterizzati da interventi di edilizia libera e con difformità minori (quali aumenti di superfici entro il 5 per cento della superficie assentita, opere come coperture e balconi, aperture di vani su facciata e difformata dei prospetti), anche in assenza di asseverazione di conformità urbanistica ed edilizia, attraverso la definizione di una soglia di difformità entro la quale permetterne l'uso;

ad adottare iniziative per tenere separato il beneficio fiscale del 110 per cento dagli altri gli altri bonus esistenti per le ristrutturazioni e per l'efficientamento energetico degli edifici per i quali la citata relazione delle Commissioni 5a e 14a del Senato ha rilevato Inopportunità di prevedere un'unica aliquota al 75 per cento prevedendo anche per questi la durata della detrazione in cinque anni.

Leggi anche: “Superbonus 110%: presentata risoluzione in VIII e X Commissione della Camera

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