Nel Piano Strutturale di Bilancio è previsto l’aggiornamento degli archivi catastali ma “non c’è un aumento”. Lo ha detto il ministro dell’economia e delle finanze Giancarlo Giorgetti, ieri in audizione alle commissioni riunite Bilancio di Camera e Senato per illustrare il Piano Strutturale di Bilancio.
Giorgetti ha spiegato che si tratta di “andare a cercare le case fantasma e soprattutto a precisare una norma della scorsa legge di bilancio” (art. 1, comma 86 e 87, della Legge 30 dicembre 2023, n. 213) per cui chi ha usufruito del Superbonus 110% è tenuto ad aggiornare i dati catastali. “Andremo a verificare e se non li hanno aggiornati vuol dire che ci saranno benefici a favore dei Comuni”, ha detto il titolare del MEF.
Ai proprietari di immobili fantasma saranno inviate lettere di compliance. Se non adempiono, l'Agenzia delle entrate si avvarrà di interventi in surroga attraverso le modalità di cui all'art 1 comma 277 della l. 244/2007 per aggiornare le rendite.
Superbonus e controlli sulle rendite catastali: cosa prevede la Manovra 2024
Ricordiamo che la legge di bilancio 2024 (art. 1, comma 86 e 87) prevede che l’Agenzia delle entrate, con riferimento alle unità immobiliari oggetto degli interventi per efficientamento energetico, sisma bonus, fotovoltaico nonché colonnine di ricarica di veicoli elettrici verifica, sulla base di specifiche liste selettive elaborate con l’utilizzo delle moderne tecnologie di interoperabilità ed analisi delle banche dati, se sia stata presentata, ove prevista, la dichiarazione catastale, anche ai fini degli eventuali effetti sulla rendita dell’immobile presente in atti nel catasto dei fabbricati. Nei casi oggetto di verifica, per i quali non risulti presentata la dichiarazione, l’Agenzia delle entrate può inviare al contribuente apposita comunicazione, in cui specifica gli elementi e le informazioni in suo possesso riferibili allo stesso contribuente.
Giorgetti: il PSB è “ambizioso ma realistico"
"Ogni intervento di politica di bilancio deve essere attentamente valutato e collocato nel contesto in cui è introdotto e successivamente mantenuto", ha aggiunto Giorgetti. La presentazione del Psb “avviene in un momento caratterizzato da tendenze contrastanti” per via dei conflitti in atto, in particolare nel Medio Oriente, che “aumentano ulteriormente l’incertezza” ha detto il ministro nella sua relazione. "Il piano delinea un quadro di finanza pubblica che porta ad una stabile riduzione dello stock del debito pubblico”, una “necessità ineludibile” ha rimarcato Giorgetti. La recente revisione delle stime trimestrali annuali da parte dell'Istat, pur elevando di molto il livello del Pil sia in termini nominali che reali, hanno comportato una correzione meccanica al ribasso della crescita acquisita per il 2024 “che rende più difficile – ha spiegato – il conseguimento di una variazione annuale del Pil reale dell'1% per l'anno in corso ma i nuovi dati trimestrali, pur avendo un probabile impatto sulla lettura finale del 2024, non suscitano preoccupazioni per gli anni seguenti".
Taglio della spesa pubblica ma non di quella sanitaria
"Taglieremo le spese, tranne la spesa sanitaria su cui ci impegniamo a mantenere l'incidenza sul Pil. Tutte le altre avranno dei tagli significativi e costringeremo le amministrazioni a fare risparmi" ha dichiarato poi Giorgetti che ha sottolineato come per la prossima legge di bilancio saranno confermate le misure ritenute prioritarie, dal taglio del cuneo fiscale sul lavoro all’accorpamento delle aliquote Irpef su tre scaglioni, nonché gli “interventi finalizzati a favorire la natalità e a fornire un sostegno alle famiglie più numerose” e il rinnovo dei contratti pubblici.
“Consideriamo naturali, permanenti, sicuri, alcuni dei più singolari e temporanei dei nostri vantaggi recenti, e ci regoliamo nei nostri piani di conseguenza” ha concluso il ministro citando l’economista Keynes.