Il Consiglio dei Ministri, riunito nel pomeriggio di venerdì 18 febbraio, ha dato via libera alla norma proposta dal ministro del Lavoro e delle Politiche Sociali, Andrea Orlando, sull'obbligo per le imprese edilizie di rispettare le norme sulla sicurezza stabilite nei contratti collettivi nazionali di lavoro.
In una nota, il Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali ricorda che il tema della sicurezza sul lavoro, da sempre al centro dell'agenda del titolare del Dicastero, è fortemente alla ribalta anche a seguito dell'applicazione del superbonus fiscale che, ha posto in rilievo Orlando stesso al termine del CdM, ha purtroppo provocato la crescita "dell'improvvisazione attraverso la quale si è reclutata la manodopera, a scapito della sicurezza e della condizione dei lavoratori nei cantieri".
La norma introdotta prevede che il beneficio fiscale sia rilasciato soltanto in presenza di "un contratto siglato da organizzazioni che hanno messo al centro della loro attenzione il tema della sicurezza - ha illustrato il ministro - e ciò è un fatto positivo per i lavoratori, è un fatto positivo per le imprese che rispettano la legge e che fanno della sicurezza un obiettivo fondamentale, è un fatto positivo per la società".
In pratica, non potranno essere riconosciuti come lavori edili quelli eseguiti da datori di lavoro che non applicano i contratti collettivi del settore, nazionale e territoriali, stipulati dalle associazioni datoriali e sindacali comparativamente più rappresentative sul piano nazionale. Il CCNL applicato dovrà essere indicato nell'atto di affidamento dei lavori e riportato nelle fatture emesse per l'esecuzione degli stessi.
Importante e ampio il dispositivo che verificherà la corrispondenza fiscale e contrattuale: a controllare sarà l'Agenzia delle Entrate che si avvarrà dell'Ispettorato Nazionale del Lavoro, dell'INPS e delle Casse Edili.
"Se c'è un buon lavoro - ha concluso Orlando parlando ai giornalisti - se c'è un lavoro sicuro, c'è coesione sociale, c'è civiltà".
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