Il decreto Sostegni Ter, esaminato dall’esecutivo settimana scorsa non è ancora approdato in Gazzetta Ufficiale e forse sarà addirittura firmato dal prossimo Presidente della Repubblica. Formalmente è all’esame dei tecnici per alcune limature. Ma non è escluso che il ritardo sia dovuto alla levata di scudi arrivata dai professionisti.
Una voce su tutti è quella di Ance, l’Associazione Nazionale Costruttori Edili. “Basta con i continui cambiamenti al funzionamento del Superbonus. – si legge in una nota - L’incertezza delle regole, anche con provvedimenti retroattivi, scoraggiare il mercato e le imprese più serie”. Il Presidente dell’Ance, Gabriele Buia, denuncia l’ennesima modifica alla normativa dei bonus fiscali, contenuta nella bozza di Dl Sostegni-ter che sopprime le ulteriori cessioni dei crediti.
“Giusto l’obiettivo di contrastare le frodi”, sottolinea il Presidente Buia, “ma non si possono colpire continuamente migliaia di cittadini e di imprese corrette impegnate in interventi di riqualificazione energetica e sismica, che ora dovranno necessariamente rivedere le condizioni contrattuali con i proprietari, generando migliaia di contenziosi e un blocco del mercato.”
Non è la prima modifica in corso al funzionamento dei bonus edilizi, ricorda il Presidente Ance. “Ogni mese ci troviamo di fronte a qualche nuova norma che genera confusione e rischia di fermare i cantieri”. Non è questo il sistema per frenare abusi e irregolarità.
Ance, inoltre, ha un altro fronte aperto. Ha infatti depositato il ricorso al TAR sulle compensazioni all’aumento delle materie prime che coprirebbero solo il 35% dei rincari. I costruttori infatti contestano la metodologia di rilevazione dei dati, ritenuti “irragionevoli e di gran luna inferiori all’aumento reale del mercato”.
Toccherà al giudice decidere se il ricorso Ance sia fondato. Si tratta per altro del quarto ricorso negli ultimi quindici anni, sempre sulla metodologia della rilevazione: in passato la questione riguardava pochi materiali, ora riguarda praticamente tutti i materiali dell’edilizia e sta di nuovo mettendo in ginocchio il settore, nonostante bonus e superbonus.
Franco Metta