“La giornata di ieri” – ha affermato Angelo Carlini, Presidente ASSISTAL – “la ricorderemo come il momento in cui il Governo ha decretato il collasso di un intero settore, dove rientrano anche le nostre imprese. Per i crediti esistenti, infatti, non sarà più possibile la cessione a Regioni ed enti locali e per i bonus che matureranno da ora in poi non si potrà più ottenere lo sconto in fattura, né la cessione dei crediti.”
“Quello che non comprendiamo” – ha proseguito Carlini – “è l’intento di queste misure che, in assenza di soluzioni alternative, provocheranno la chiusura di migliaia di imprese e lasceranno incompiuti migliaia di cantieri. Un conto era trovare strumenti adeguati per evitare un utilizzo erroneo delle misure, un altro conto è cancellare tutte le misure con un provvedimento dell’ultimo minuto, andando a colpire indistintamente imprese e lavoratori. A questo, aggiungiamo come gli effetti dei bonus edilizi hanno consentito al Paese di superare la fase emergenziale con un incremento notevole del PIL e hanno dato una forte spinta al processo di riqualificazione energetica degli edifici con un numero di interventi mai raggiunto prima. Tutto questo è stato spazzato via in pochi minuti e quindi, ci domandiamo se sia d’interesse del Governo il destino di imprese e lavoratori, così come il destino del Paese che in questo momento è privo di una progettualità e soluzioni relative agli obiettivi di transizione e autonomia energetica”.
“E’ necessario che il Governo ascolti con più attenzione la voce delle Associazioni di categoria” – conclude Carlini – “e torni sui propri passi, prevedendo norme che facilitino il mercato ed al contempo diano garanzia di trasparenza e liceità”.
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