Si è svolta in Commissione Bilancio della Camera ieri 3 maggio l’audizione di Svimez e Cresme nell’ambito dell’indagine conoscitiva sugli effetti macroeconomici e di finanza pubblica derivanti dagli incentivi fiscali in materia edilizia.
Oggi Svimez ci dice che il superbonus ha contribuito alla crescita del PIL del mezzogiorno per il 2,4 percento, nella mia regione, la Sardegna, per il 3,1 percento, ha scritto in un post di ieri Emiliano Fenu, capogruppo M5s in commissione Finanze della Camera.
Nella relazione è scritto come "la misura presenti una indubbia pervasività; essa ha riguardato, con intensità differente tutte le regioni". Come dicevamo: la forza del Superbonus è stata la diffusione capillare della crescita economica, dalla Lombardia al paesino nel cuore della Sardegna.
Il Cresme, sempre oggi, conferma che 1 miliardo di investimento nel Superbonus ha generato valore della produzione per 3,4 miliardi di euro. Dopo Censis, Nomisma, ANCE, Commercialisti, Ingegneri l'ennesima conferma da parte di Svimez e Cresme della bontà della misura fermata dal Governo Meloni.
Nel frattempo, il Governo ormai ammette candidamente che misure come il temporaneo taglio del cuneo fiscale sono finanziate con il tesoretto derivante dal Superbonus, le risorse usate per coprire il contrasto al rincaro dell'energia nello scorso anno arrivano dai maggiori incassi per lo stato: 48 miliardi in più nel 2022 di sole imposte ordinarie, secondo la CGIA 98,6 miliardi in più se consideriamo tutte le entrate.
Nel frattempo c'è qualcosa che non quadra sulla riclassificazione dei crediti nel Bilancio dello Stato, c'è qualcosa che non quadra nei motivi che hanno portato al divieto di acquisto dei crediti da parte della pubblica amministrazione; serve conoscere bene i dati comunicati all'UE sul Superbonus nell'ambito del PNRR. Su questo ho presentato oggi una interrogazione.
Insomma i dati positivi sono tanti e documentati, quelli negativi no, sono solo agitati come spauracchi dal Governo e dalla stampa ma questo non basta per giustificare la scelta di fermare il Superbonus, conclude Fenu.