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Superbonus, Battipaglia (CNA Impianti): “L’effetto annuncio ha bloccato i lavori”

Secondo il Presidente di CNA Installazione Impianti, molti cittadini hanno rimandato a luglio l’invio di lavori programmati da tempo. Perplessità per lo sconto in fattura

mercoledì 13 maggio 2020 - Redazione Build News

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Il risultato più eclatante del gran parlare che si sta facendo di questo superbonus per i lavori per la riqualificazione energetica di condomini e singole abitazioni è che il mercato, che con la cosiddetta fase 2 sarebbe dovuto ripartire, si è completamente bloccato”. Lo afferma Carmine Battipaglia, Presidente di CNA Installazione Impianti, commentando le indiscrezioni sul testo dell’articolo del DL Rilancio che dovrebbe contenere le modalità di fruizione e che dovrebbe andare oggi in Consiglio dei Ministri:

I cittadini, infatti, grazie ad un effetto annuncio quantomeno poco tempestivo hanno rimandato l’inizio di lavori programmati da tempo a luglio, quando, almeno a leggere le bozze del decreto, il superbonus dovrebbe entrare in vigore. Se la fase 2 avrebbe dovuto essere quella della ripresa  almeno in questo caso siamo partiti con il piede sbagliato.

Le nostre forti perplessità e le critiche in merito allo sconto in fatturacontinua il Presidente degli impiantisti CNArestano tutte, soprattutto perché sembra che sia sempre l’impresa che svolge i lavori a dover farsene carico e cederlo a banche ed intermediari finanziari. Ma a quali condizioni? Mi sembra evidente che si vogliano favorire gli ex monopolisti dell’energia e qualche multi-utilities, gli unici soggetti imprenditoriali ad avere capacità finanziaria per poter praticare lo sconto in fattura e relegare le piccole imprese in un ruolo del tutto marginale di questo mercato”.

Giudicando inaccettabile il principio che una impresa fosse chiamata a farsi carico di anticipare un beneficio fiscale erogato dall’amministrazione pubblica e, in pratica, fare da banca al proprio cliente, CNA Installazione Impianti era stata a fianco delle proprie imprese associate supportandole nel procedimento amministrativo avviato da 60 di loro davanti alla Commissione Europea e all’Autorità Garante per la Concorrenza ed il Mercato affinché venisse accertata l’illegittimità dello sconto in fattura per violazione del diritto comunitario e/o nazionale della concorrenza e nel ricorso al TAR per impugnare la circolare dell’Agenzia delle Entrate recante le modalità attuative delle disposizioni relative allo sconto in fattura. “È evidente – conclude Battipaglia – che per quanto ci riguarda l’iter dei ricorsi prosegue e che il nostro impegno per eliminare norme  sbagliate, inique e dannose per l’operatività delle piccole imprese impiantistiche”.

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