Il governo è al lavoro per cercare di risolvere il problema dei crediti incagliati che va avanti ormai dallo scorso 16 febbraio.
Diverse le ipotesi sul tavolo che l'esecutivo sta valutando ma si esclude categoricamente la proroga dell'incentivo con la detrazione al 110%. La conferma è arrivata nelle scorse ore dal ministro dell’Economia Giancarlo Giorgetti che al question time alla Camera ha ribadito che “non è intenzione del governo procedere alla proroga delle misure relative agli interventi nelle forme finora conosciute”.
Il bollino blu, di cosa si tratta?
Una delle soluzioni proposte dal governo sarebbe quella di dare al Fisco la possibilità di segnalare con un bollino blu i crediti degli esodati del Superbonus in modo tale da migliorare le chance di vendita dei crediti nati prima dei provvedimenti antifrodi, varati a partire da novembre del 2021. Questa nuova certificazione dovrebbe risolvere le problematiche legate alla scarsa commerciabilità dei crediti fiscali che si sono formati prima del 16 febbraio scorso.
Grazie al bollino blu diversi crediti poco appetibili come quelli relativi a bonus facciate a causa delle numerose truffe emerse negli ultimi anni, verrebbero certificati dall'Agenzia delle Entrate che così facendo svolgerebbe un controllo preventivo su quei crediti e non successivo, in modo da tranquillizzare e incoraggiare gli acquirenti.
Chi sono gli esodati del Superbonus?
Con il blocco della cessione del credito dello scorso 16 febbraio, diversi istituti come banche e poste non hanno più accettato crediti fiscali e questo ha impedito ad una moltitudine di cittadini, si calcolano almeno 2 milioni di famiglie, di riscattare i propri crediti fiscali derivanti da prestazioni relative a superbonus e altri bonus edilizi. Infatti, le pratiche per la cessione richiedono alcuni mesi per essere istruite e la scadenza per cedere i crediti del 2022 è il 30 novembre 2023. Senza cessione si perdono le 4 annualità, le spese potranno solo essere portate in detrazione su 10 annualità a partire dal 2024, con 1 anno di ritardo, ma in tal caso molti non avrebbero la liquidità per proseguire i lavori e comunque pochissimi avrebbero sufficiente capienza fiscale per poter recuperare tutto il credito.
Poste riapre alla cessione dei crediti a ottobre
Con una nota pubblicata l'8 agosto 2023, Poste Italiane ha comunicato “la riapertura del servizio di acquisto dei crediti d’imposta a partire dai primi giorni di ottobre. Un’iniziativa in linea con le indicazioni del Governo che conferma il sostegno costante di Poste Italiane alle famiglie e al sistema Paese. L’acquisizione dei crediti sarà rivolta esclusivamente alle persone fisiche e limitata alle cosiddette prime cessioni per un ammontare massimo di 50mila euro”, conclude la nota.