“Sulla base dei dati forniti dall’Agenzia delle Entrate risulta che l’ammontare dei crediti relativi ai bonus edilizi oggetto di cessione e sconto in fattura, rilevati a partire dal 15 ottobre 2020 al 4 aprile 2024, è pari complessivamente a circa 219 miliardi di euro, di cui 160,3 miliardi per il super-ecobonus e super-sismabonus e 58,7 miliardi per gli altri bonus previsti.
Di tale importo sono stati fruiti dai cessionari, in compensazione tramite modello F24, un totale di 41,8 miliardi, di cui sono stati compensati 20,8 miliardi nell’anno 2023”.
Lo ha comunicato il sottosegretario di Stato per l’economia e le finanze, Federico Freni, rispondendo il 9 aprile in commissione Finanze della Camera a un'interrogazione (5-02244 Fenu) sui dati relativi alla compensazione dei crediti di imposta relativi a bonus edilizi.
Freni ha precisato che “i dati contenuti nella piattaforma dell’Agenzia delle entrate non sono depurati dagli annullamenti derivanti dai sequestri, errori e duplicazioni”.
I deputati interroganti del M5S si sono dichiarati non soddisfatti dalla risposta del Governo, “dal momento che non sono state fornite le richieste informazioni sull’ammontare dei crediti di imposta da considerarsi scaduti, che dunque non possono essere più utilizzati in compensazione o ceduti a terzi”.
Approvato il DEF 2024. Sul debito pubblico i riflessi del superbonus
“L'andamento del debito è pesantemente condizionato dai riflessi per cassa del pagamento dei crediti fiscali del Superbonus nei prossimi anni. Questa enorme massa di 219 miliardi di crediti edilizi scenderanno come compensazione, quindi come minori versamenti nei prossimi anni e diventeranno a tutti gli effetti debito pubblico anche ai fini contabili”, ha dichiarato il ministro dell’Economia Giancarlo Giorgetti nel corso della conferenza stampa di ieri, dopo il Consiglio dei ministri che ha approvato il Documento di Economia e Finanza 2024. Il DEF 2024 prevede il seguente Quadro tendenziale degli Indicatori di finanza pubblica:
2024 Pil 1 – Deficit 4,3 – Debito 137,8
2025 Pil 1,2 – Deficit 3,7 – Debito 138,9
2026 Pil 1,1 – Deficit 3 – Debito 139,8
2027 Pil 0,9 – Deficit 2,2 – Debito 139,6
Superbonus, Giorgetti non esclude ulteriori modifiche normative
“È chiaro, lo scriviamo nel DEF, che per il 2024 è puntualmente riconosciuto il raggiungimento dell'obiettivo del deficit del 4,3%”, tuttavia “noi intendiamo rispettare anche il dato del 2025 e 2026”, ha spiegato Giorgetti. “Quindi l'ultima auspicabilmente definitiva definizione dell'ammontare del conto da pagare per il Superbonus ci consiglierà di definire eventualmente delle modifiche ulteriori su questo strumento per quanto concerne la dinamica di cassa, che ci possa permettere di riportare esattamente al 3,6 e 2,9 gli obiettivi 2025 e 2026”, ha detto il titolare del MEF.
Al via la stagione dei controlli rafforzati
“Quello che non cessa adesso è la verifica e il controllo della bontà di questi debiti”, ha aggiunto Giorgetti, “ha già portato, ad oggi, a circa 16 miliardi di crediti annullati e sequestrati a vario titolo. Questa operazione di verifica circa la bontà di tutti questi crediti vantati, o dichiarati tali, presso lo Stato continuerà e credo sia una delle parti più importanti dell'operazione di accertamento e di verifiche fiscali che dobbiamo fare quest'anno”.