“È incomprensibile la posizione assunta dal ministero dell'Economia sulla proroga dei termini per il Superbonus alle abitazioni unifamiliari: da mesi famiglie, tecnici e imprese sono bloccati per lo 'stop and go' prodotto dai diversi interventi normativi e ora non possono certo aspettare il Def a maggio per decidere se realizzare lavori che dovrebbero arrivare al 30 per cento entro giugno ed essere terminati entro fine anno”. Così il deputato del M5S Riccardo Fraccaro commenta la risposta del sottosegretario di Stato per l’economia e le finanze, Federico Freni, martedì scorso in commissione Finanze della Camera, all'interrogazione 5-07776 presentata da Alberto Luigi Gusmeroli (Lega), e avente ad oggetto iniziative per la proroga dei termini per la fruizione del Superbonus 110% sulle costruzioni unifamiliari.
Il sottosegretario ha precisato, ricordiamo, che sono in corso, presso i competenti uffici dell’Amministrazione finanziaria e degli altri Dicasteri interessati, degli approfondimenti istruttori per valutare una proroga del termine del 30 giugno 2022 per l’espletamento degli interventi sulle unità immobiliari unifamiliari, compatibilmente con le previsioni inserite nel DEF (Documento di Economia e Finanza) per il 2022 in corso di predisposizione (LEGGI TUTTO).
“Non dare subito una risposta e lasciare migliaia di persone ancora nell'incertezza rischia di diventare una presa in giro”, dichiara Fraccaro. “I nostri emendamenti al decreto Energia potrebbero risolvere subito questo problema, consentendo anche alle imprese di far fronte con maggiore tranquillità alla carenza di materie prime e ai ritardi nelle forniture, legati anche al conflitto in Ucraina. Lanciamo un appello al Governo, affinché presti ascolto alle richieste che arrivano dalle categorie interessate mettendo subito un punto fermo. Non servono coperture finanziarie per spostare in avanti o eliminare il termine intermedio e prorogare anche di pochi mesi il termine finale: si tratta di lavori già programmati e previsti nei calcoli del governo. Noi siamo pronti a sbloccarli subito e tutte le forze politiche hanno espresso volontà unanime in tal senso: il governo ascolti il Parlamento e il Paese”, conclude Fraccaro.