ENEA ha pubblicato il Rapporto Annuale sulle Detrazioni Fiscali 2024, che evidenzia i principali risultati degli interventi di miglioramento energetico degli edifici esistenti agevolati da Ecobonus, Bonus Facciate, Bonus Casa (con relativo Bonus Elettrodomestici) e SuperEcobonus.
L'analisi si basa sui dati raccolti dall'ENEA mediante le schede descrittive e le asseverazioni ricevute attraverso i portali https://bonusfiscali.enea.it e https://detrazionifiscali.enea.it.
I dati su Ecobonus, Bonus Facciate e Bonus Casa riguardano i lavori ultimati nel 2023. I dati sul SuperEcobonus sono relativi a tutti gli interventi con data di fine dei lavori entro il 31 dicembre 2023.
A partire dal 1° settembre 2021, con cadenza mensile, l’ENEA pubblica un bollettino di resoconto sui dati relativi all’utilizzo del SuperEcobonus sul sito del Dipartimento Unità Efficienza Energetica (sezione Risultati Superbonus). In particolare, ogni report indica una serie di informazioni riguardanti il numero totale degli edifici oggetto di intervento, il totale degli investimenti (comprensivi anche delle spese non ammesse al beneficio) e degli investimenti ammessi a detrazione, gli investimenti ammessi a detrazione relativi ai lavori conclusi e l’onere a carico dello Stato. Questi valori sono forniti sia come dato nazionale sia con dettaglio regionale e in entrambi i casi a livello complessivo e per tipologia di edificio (condominiale, unifamiliare, unità funzionalmente indipendente e categoria catastale A/9 aperta al pubblico).
SuperEcobonus: andamento crescente fino a marzo 2024
Osservando i dati finora pubblicati nei consueti bollettini mensili con attenzione al totale degli investimenti ammessi a detrazione per lavori conclusi nell’intero periodo compreso tra agosto 2021 e ottobre 2024, si nota come la curva possieda un andamento sempre crescente fino a marzo 2024 per poi presentare un appiattimento a partire da marzo 2024. Medesimo comportamento è evidenziato anche per il numero degli edifici oggetto di intervento, che dopo un continuo aumento fino a marzo 2024, presenta invece un andamento pressoché orizzontale.
Per quanto riguarda i dati raccolti su scala nazionale in termini di edifici oggetto di intervento ed investimenti secondo le asseverazioni trasmesse nel Portale SuperEcobonus 110% rispettivamente al 30/12/2022 e al 31/12/2023, si nota come ad un incremento di circa il 30% degli edifici oggetto di intervento sia corrisposto un aumento di circa 2/3 negli investimenti ammessi a detrazione. Gli edifici unifamiliari costituiscono il tipo più numeroso fra gli immobili che beneficiano della misura, incidendo per il 58% nei dati cumulati al 2022 e per il 52% in quelli raccolti sino alla fine del 2023. Seguono le unità funzionalmente indipendenti e gli edifici di più unità immobiliari. Diverso è il contributo in termini di investimenti ammessi a detrazione per i lavori realizzati: il ruolo più significativo è svolto dagli edifici condominiali, che passano dal 43% di fine 2022 al 60% di fine 2023, seguiti dagli edifici unifamiliari e delle unità funzionalmente indipendenti.
Le Regioni
In riferimento ai consueti bollettini mensili pubblicati per il 2023, sono state selezionate le Regioni rispettivamente al nord, centro e sud che presentassero: a) il maggior numero di edifici oggetto di intervento; b) il più elevato valore degli investimenti ammessi a detrazione; c) il più alto valore degli importi ammessi a detrazione per i lavori realizzati.
Per il criterio a), sono state individuate le Regioni Lombardia, Lazio e Sicilia, mentre per il criterio b) e c) sono state considerate le Regioni Lombardia, Lazio e Campania. Si nota come per tutti e tre i criteri scelti i valori presentino sempre un andamento crescente nei tre campioni di Regioni esaminati, con una sensibile impennata nell’ultimo trimestre dell’anno maggiormente evidente in Lombardia.
Lavori conclusi entro il 2023: gli immobili oggetto di intervento
Sempre in merito al SuperEcobonus, il Rapporto dell'ENEA ha anche analizzato le informazioni pervenute dagli stati di avanzamento finali riportanti una data di conclusione dei lavori entro il 31/12/2023, sulla base dell’estrazione svolta il 16/11/2024. Si precisa che tali asseverazioni possono essere state trasmesse nel Portale anche successivamente al 31/12/2023, con conseguenti differenze rispetto al relativo bollettino di dicembre 2023, che invece fotografa la situazione fino a quel momento dell’anno.
Ciò premesso, il numero di edifici oggetto di intervento riportanti una data di fine lavori entro il 31/12/2023 su scala nazionale è pari a 446.083, cui è corrisposto un investimento ammesso a detrazione per i lavori realizzati di 94.341.114.283,38 €, determinando così un investimento attivato di 95.609.666.308,90 € e una detrazione complessiva pari a 103.284.686.281,85 €. La Regione con il più elevato numero di edifici oggetto di intervento è la Lombardia, seguita dal Veneto e dall’Emilia Romagna.
A livello nazionale, trascurando il contributo della categoria A/9 aperta al pubblico, la maggior parte degli immobili oggetto di intervento è rappresentata dagli edifici unifamiliari con il 52%, seguiti dalle unità funzionalmente indipendenti e a seguire dagli edifici condominiali. In termini invece di investimenti per i lavori realizzati e conclusi entro il 31/12/2023, il ruolo più significativo è costituito dagli edifici condominiali con un’incidenza del 60%, seguiti dagli edifici unifamiliari e a chiudere dalle unità funzionalmente indipendenti.