“Stabilizzare” il Superbonus per i prossimi cinque anni, con un’aliquota crescente “in base alla bontà dell’investimento”: è questa la proposta del leader del Movimento 5 Stelle Giuseppe Conte, intervistato dal sito Money.it. “È curioso che il presidente del Consiglio abbia parlato male dei questa misura in Ue proprio mentre la stessa Ue, per bocca di Ursula von der Leyen e come riportato nell’ultimo country report della Commissione sull’Italia, dispensava ampi apprezzamenti per la misura”, sostiene l’ex premier – riferendosi alle diverse critiche che nel corso del proprio mandato l’attuale presidente del Consiglio non ha risparmiato nei confronti del 110%.
Secondo Conte, c’è il rischio che la misura venga “boicottata”, dato che molti partiti si richiamano alla cosiddetta “agenda Draghi”. “Noi andiamo avanti, forti dei lusinghieri risultati ottenuti dalla misura. Intendiamo stabilizzare il Superbonus e gli altri bonus edilizi, in un arco temporale di almeno 5 anni e partendo da un sostegno statale tramite un’aliquota che cresce a seconda della bontà dell’investimento: l’efficientamento energetico resta l’obiettivo numero uno, a maggior ragione in questa fase di aspra inflazione.”
L’attuale orizzonte temporale del Superbonus
Al momento, sono ammesse alla detrazione le spese sostenute a partire dal 1° luglio 2020 fino al:
- 31 dicembre 2022 per gli interventi effettuati dalle persone fisiche proprietarie di edifici unifamiliari adibiti ad abitazione principale, a condizione che entro il 30 settembre 2022 siano stati effettuati lavori per almeno il 30% dell'intervento complessivo. Quest’ultima è una delle modifiche più recenti: la Legge di Bilancio aveva infatti fissato la scadenza per il completamento del 30% dei lavori al 30 giugno 2022. La proroga è stata inserita all’interno del “Decreto Aiuti”, convertito in legge con la L. 91/2022 del 15 luglio.
- 31 dicembre 2023 per interventi effettuati da cooperative a proprietà indivisa e IACP purché, al 30 giugno 2023, siano stati eseguiti lavori per almeno il 60% dell’intervento complessivo.
- 31 dicembre 2023 per gli interventi effettuati dai condomini e dalle persone fisiche, al di fuori dell’esercizio di attività d’impresa, arte o professione, con riferimento agli interventi su edifici composti da due a quattro unità immobiliari distintamente accatastate, anche se posseduti da un unico proprietario o in comproprietà da più persone fisiche, compresi quelli effettuati dalle persone fisiche sulle singole unità immobiliari all’interno dello stesso condominio o dello stesso edificio, nonché quelli effettuati su edifici oggetto di demolizione e ricostruzione.
Per queste ultime spese – interventi su edifici condominiali – si prevede una progressiva riduzione dell’aliquota nel periodo 2023-2025, secondo lo schema seguente:
- Proroga con aliquota al 70% per le spese sostenute al 31 dicembre 2024;
- Proroga con aliquota al 65% per le spese sostenute al 31 dicembre 2025.