“Sono d'accordo che il Superbonus venga chiuso però non possiamo pensare da oggi a domani, almeno facciamo finire i lavori alle imprese”. Lo ha dichiarato in conferenza stampa il neopresidente di Confindustria, Emanuele Orsini, eletto il 23 maggio 2024 dall'Assemblea dei delegati di Confindustria.
"Però se alle imprese non le facciamo scontare il credito non è finita. Perché torna indietro il problema, quindi anche su questi temi noi vogliamo e dobbiamo sederci a un tavolo per costruire insieme un percorso di via d'uscita. Ma non in chiave conflittuale”, ha aggiunto Orsini.
Fondamentale la certezza del diritto
“L'altra cosa che chiediamo è la certezza del diritto, perché io credo che in un momento come questo, abbiamo visto il dibattito sul Superbonus 110%, noi siamo d'accordo che magari quella misura debba essere fermata, ma non debba essere fermata mettendo in difficoltà chi ha scritto e firmato contratti”, ha detto il nuovo presidente di Confindustria.
“Quindi quello che a noi serve oggi è tavoli costanti con il Governo, dove quando si devono trovare determinate soluzioni si possa intervenire immediatamente, questo per noi è fondamentale. Sulla certezza del diritto dico che nel momento in cui si va a chiudere misure in modo retroattivo viene a mancare la fiducia tra l'impresa e l'istituzione, non ce lo possiamo permettere, ma abbiamo bisogno che le imprese si possano affidare alle istituzioni, questo sarà fondamentale”, ha concluso Orsini.
Il Decreto Taglia Cessioni è legge
Ricordiamo che con 150 voti a favore e 109 contrari, la Camera ha il 23 maggio 2024 approvato in via definitiva la legge di conversione, con modificazioni, del Decreto Superbonus 2024 o Taglia Cessioni (decreto-legge 29 marzo 2024, n. 39), che sarà pubblicata sulla Gazzetta Ufficiale e che prevede tra l'altro che per le spese sostenute dal 1° gennaio 2024 per lavori edilizi (Superbonus e non solo) le detrazioni dovranno essere spalmate in dieci anni e non in quattro. La retroattività di questa norma spalma-detrazioni è limitata al 2024.
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