La legge di bilancio 2024 (legge 30 dicembre 2023, n. 213) ha introdotto modifiche alla disciplina delle plusvalenze in caso di cessione a titolo oneroso di beni immobili (articolo 1, commi da 64 a 67), nonché misure in materia di variazione dello stato dei beni (articolo 1, commi 86 e 87).
In particolare, è stata introdotta, a partire dal 1° gennaio 2024, un’ipotesi di plusvalenza che si realizza a seguito della cessione a titolo oneroso di immobili oggetto di interventi agevolati con Superbonus che, all’atto della cessione, si siano conclusi da non più di dieci anni. La plusvalenza configura un reddito diverso se non conseguito nell’esercizio di arti e professioni e di imprese commerciali o da società in nome collettivo o in accomandita semplice.
La circolare del Fisco
Con la circolare n. 13 del 13 giugno 2024, l'Agenzia delle entrate ha fornito i chiarimenti sulle novità fiscali in materia di plusvalenze da Superbonus introdotte dalla legge di bilancio 2024. Tale circolare ha tra l'altro chiarito che sono fuori dall’ambito di applicazione della norma le plusvalenze relative agli immobili adibiti ad abitazione principale del cedente o dei suoi familiari per la maggior parte dei dieci anni antecedenti alla cessione o a quelli adibiti ad abitazione principale per la maggior parte del periodo intercorso tra l’acquisto (o la costruzione) e la cessione, se al momento della cessione sono stati acquistati (o costruiti) da meno di dieci anni.
Lo studio del Notariato
Il Consiglio Nazionale del Notariato ha pubblicato lo Studio n.90-2024/T che offre indicazioni operative alla luce della suddetta circolare n. 13 del 13.06.2024. “Pur non condividendone alcune delle conclusioni, si è proceduto alla predisposizione di un nuovo contributo sul medesimo tema, con il duplice scopo di analizzarne più nel dettaglio i contenuti e di trarne alcune indicazioni utili sul piano operativo”, si legge nello Studio.
“Con riferimento ad alcune problematiche la circolare n. 13 del 13.6.2024 ha formulato delle soluzioni che possiamo ritenere risolutive, con riguardo ad altre invece occorrerà completarne le indicazioni alla luce delle normative vigenti e degli altri documenti di prassi in materia di Superbonus, e con riferimento infine ad ulteriori aspetti, non trattati nella stessa circolare n 13, sarà ancora necessaria l’opera dell’interprete”, osserva il Notariato nello Studio.
“Le risultanze della circolare n. 13 del 2024 palesano tutte le difficoltà che anche la stessa Agenzia delle Entrate ha incontrato nell’interpretazione della nuova normativa, i cui limiti e incertezze, ancora sussistenti e difficilmente risolvibili in via interpretativa, inducono ad auspicare un intervento chiarificatore da parte del legislatore, che, si augura, tenga conto anche delle proposte formulate nello studio n.15 del 2024, in un’ottica perequativa dei vantaggi del Superbonus e di coerenza sistematica con la normativa previgente”, conclude il Consiglio Nazionale del Notariato.