Secondo i dati Enea, al 30 settembre 2023 il Superbonus 110% ha registrato un numero di asseverazioni pari a oltre 430 mila, il 17% dei quali su edifici condominiali. “Una norma dai tanti buoni propositi, ma che ad un’analisi costi-benefici postuma, non viene giustificata dagli effetti espansivi rispetto ai problemi creati sui conti pubblici o sull’aumento dei prezzi nel settore”, ha detto il Ministro dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica Gilberto Pichetto, audito oggi presso la Commissione Ambiente della Camera nell’ambito dell’indagine conoscitiva sull’impatto ambientale degli incentivi in materia edilizia.
Riforma delle detrazioni
“La bozza di Piano Nazionale Integrato Energia e Clima prevede l’attuazione di una riforma generale delle detrazioni, che affronti con un approccio integrato ed efficiente le opere di riqualificazione degli edifici residenziali esistenti e superi la frammentazione delle varie detrazioni ad oggi attive”, ha aggiunto Pichetto, ricordando la necessità di “un approccio integrato in un’ottica di sostenibilità” in vari ambiti, tra cui quello della tutela ambientale, energetico, della digitalizzazione e della sicurezza. “La riforma – ha spiegato – dovrà avere una durata almeno decennale per rispondere agli sfidanti obiettivi europei previsti per il settore residenziale”. Pichetto ha sottolineato in particolare che questa dovrà “essere indirizzata prevalentemente alle unità immobiliari soggette all’obbligo della direttiva ‘Case Green’”, garantire aliquote “distribuite in un massimo di dieci anni e ammettere interventi sia singoli, che di riqualificazione energetica profonda”, garantire costi massimi specifici omnicomprensivi ed “essere affiancata da strumenti finanziari di supporto, quali ad esempio finanziamenti a tasso agevolato”.
Questa prospettiva, ha ricordato il Ministro, deve accompagnarsi “a un quadro di incentivi edilizi stabili nel tempo, che dobbiamo definire nell’attuazione della delega fiscale”. Per l’edilizia pubblica, non ammessa ai meccanismi di detrazione, Pichetto ha ricordato gli strumenti di riqualificazione energetica attivati dal MASE, quali il Conto Termico, il PREPAC, il Fondo Nazionale Efficienza Energetica e l’Avviso CSE 2022.
La direttiva case green
Il Ministro ha inoltre ribadito la posizione sulla direttiva “Case Green”, ricordando l’impegno del governo in sede negoziale per rimarcare “la peculiarità del contesto italiano”. “Gli obiettivi temporali, specie per gli edifici residenziali esistenti, per come delineati ad oggi, non sono raggiungibili per il nostro Paese”. Sono temi “particolarmente controversi” per il Ministro “il timing, la definizione di un quadro di finanziamenti e incentivi a livello nazionale, l’omogeneità degli Attestati di prestazione”. Servono insomma, ha concluso Pichetto, “parametri omogenei per la fotografia iniziale del parco immobiliare ed è per questo motivo che ho mandato ad un gruppo di esperti di approfondire la tematiche e fornire un quadro chiaro”.
Ricordiamo che sulla direttiva oggi giovedì 12 ottobre si tiene a Bruxelles un nuovo incontro negoziale tra Parlamento Ue e Consiglio, mediato dalla Commissione europea. L'incontro tra i negoziatori dei colegislatori potrebbe essere decisivo per raggiungere un'intesa politica sulla proposta della Commissione europea.
Confedilizia ha lanciato un accorato appello al Governo “affinché, in coerenza con gli impegni assunti in Parlamento, svolga ogni azione possibile per scongiurare l’approvazione di una normativa che per l’Italia sarebbe devastante. Non possiamo credere che, anche dopo la netta contrarietà alla proposta espressa da ben tre Ministri di un Paese importante come la Germania, non si riesca a impedire che un provvedimento intriso di ideologia e fanatismo veda la luce”.
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