Innalzamento dell'attuale limite normativo di sole due ulteriori cessioni a favore di soggetti qualificati da due a tre volte e l'introduzione di una garanzia Sace. Queste le due principali novità previste all'interno dell'emendamento al decreto Aiuti quarter che è attualmente all'esame del Senato.
Le due nuove misure previste hanno lo scopo di sbloccare i crediti "incagliati" che rischiano di mettere in serie difficoltà le imprese. Infatti, con l'innalzamento del limite da due a tre, la conseguenza è che dopo la prima cessione all'impresa, quest'ultimo può essere ceduto ancora al massimo per tre volte nei confronti di banche e intermediari finanziari iscritti all'albo, di società appartenenti a un gruppo bancario iscritto all'albo o di imprese di assicurazione autorizzate. Resta peraltro salva la possibilità, per le banche, di cedere a favore di partite IVA con conto corrente all'interno della stessa banca, senza facoltà di ulteriore cessione.
Allo stesso tempo la Sace può concedere garanzie in favore di banche, istituzioni finanziarie e degli altri soggetti abilitati all’esercizio del credito, per finanziamenti sotto qualsiasi forma, "strumentali a sopperire alle esigenze di liquidità delle imprese".
Queste due novità si applicano, come previsto dallo stesso emendamento, anche ai crediti d’imposta oggetto delle comunicazioni di cessione del credito o dello sconto in fattura inviate all’Agenzia delle entrate prima dell’entrata in vigore della legge di conversione del decreto-legge, rendendo quindi applicabile la nuova disciplina anche alle opzioni già comunicate.