È ammissibile al Superbonus il compenso dell'amministratore di condominio? No, a meno che l’amministratore del condominio sia nominato responsabile dei lavori.
Il chiarimento è contenuto nella Circolare n. 17/E del 26 giugno 2023 dell'Agenzia delle entrate (LEGGI TUTTO).
A pagina 178 del documento leggiamo: “Non è agevolabile il compenso straordinario dell’amministratore di condominio, non trattandosi di un costo caratterizzato da un’immediata correlazione con gli interventi che danno diritto alla detrazione, in quanto gli adempimenti amministrativi rientrano tra gli ordinari obblighi posti a carico dell'amministratore da imputare alle spese generali di condominio (Circolare 22.12.2020 n. 30/E, risposta 4.4.1). Diverso è il caso, invece, in cui l’amministratore del condominio sia nominato, ad esempio, responsabile dei lavori di cui all’art. 89, comma 1, lett. c), del d.lgs. 9 aprile 2008, n. 81. In tal caso, il compenso che gli viene riconosciuto per lo svolgimento di tale ruolo rientra tra le spese ammesse alla detrazione in quanto strettamente correlate all’esecuzione degli interventi agevolabili (Circolare 23.06.2022 n. 23/E, paragrafo 4)”.
Ammissibili spese ponteggi e smaltimento materiali, e non solo
La circolare ricorda, inoltre, che “sono detraibili nella misura del 110 per cento, nei limiti previsti per ciascun intervento, le spese sostenute per il rilascio del visto di conformità, nonché delle attestazioni e delle asseverazioni”.
La detrazione spetta anche “per talune spese sostenute in relazione agli interventi che beneficiano del Superbonus, a condizione, tuttavia, che l’intervento a cui si riferiscono sia effettivamente realizzato. Si tratta, in particolare:
- delle spese sostenute per l’acquisto dei materiali, la progettazione e le altre spese professionali connesse, comunque richieste dal tipo di lavori (ad esempio, l’effettuazione di perizie e sopralluoghi, le spese preliminari di progettazione e ispezione e prospezione);
- degli altri eventuali costi strettamente collegati alla realizzazione degli interventi (ad esempio, le spese relative all’installazione di ponteggi, allo smaltimento dei materiali rimossi per eseguire i lavori, l’imposta sul valore aggiunto qualora non ricorrano le condizioni per la detrazione, l’imposta di bollo e i diritti pagati per la richiesta dei titoli abilitativi edilizi, la tassa per l’occupazione del suolo pubblico pagata dal contribuente per poter disporre dello spazio insistente sull’area pubblica necessario all’esecuzione dei lavori)”.
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