Dopo mesi di “tira e molla” con il Parlamento, il Governo prova di nuovo a imporre un termine netto al Superbonus 110%: secondo le indiscrezioni giornalistiche, dalla riunione che si è svolta oggi pomeriggio tra i rappresentanti dei partiti di maggioranza e del Governo alla Camera sarebbe emersa la decisione di non concedere ulteriori proroghe rispetto alle scadenze già in essere, a partire dalle abitazioni unifamiliari — che, ricordiamo, hanno tempo fino al 30 settembre 2022 per completare almeno il 30% dei lavori ed usufruire della detrazione per le spese effettuate entro il 31 dicembre.
Sul fronte della cessione del credito, invece, si intravede qualche spiraglio: l’esecutivo avrebbe dato la propria disponibilità a “verificare la possibilità” di un allargamento dei vincoli attuali, ad esempio estendendo la possibilità di cedere il credito ad altri soggetti oltre alle banche, escludendo soltanto le persone fisiche.
Alla riunione hanno partecipato il ministro per i Rapporti con il Parlamento Federico D’Incà, la sottosegretaria ai rapporti con il Parlamento Debora Bergamini e Laura Castelli, vice ministro all’Economia, oltre a un rappresentante per ogni gruppo parlamentare.
Contemporaneamente, il Ministro dell’Economia e delle Finanze Daniele Franco ha incontrato il Presidente della CNA, Dario Costantini, e il segretario generale Sergio Silvestrini, che hanno rilanciato l’allarme relativo alle difficoltà che decine di migliaia di imprese stanno attraversando in queste settimane, nell’impossibilità di cedere i crediti d’imposta relativi ai bonus edilizi. Secondo la Confederazione, il Ministro Franco “ha ascoltato con attenzione il quadro illustrato dalla CNA, sottolineando che il tema è all’attenzione del Governo”.
Leggi anche: Superbonus 110% e caos cessione dei crediti, il Codacons presenta esposto a 104 Procure, a Bankitalia e all'ABI
Superbonus e bonus edilizi, la filiera termoidraulica: proroga dei cantieri per le unità unifamiliari e sbloccare la cessione dei crediti