Favorire gli investimenti in energia da fonti rinnovabili e la conseguente autonomia energetica delle aziende e del Paese attraverso una sinergia volta ad incentivare la creazione sul territorio nazionale delle Comunità Energetiche Rinnovabili. Questo l’obiettivo al centro dell’accordo siglato da Intesa Sanpaolo ed Enel X, società di Enel dedicata allo sviluppo di soluzioni innovative di efficienza energetica, nell’ambito di “Motore Italia Transizione Energetica”, il programma del Gruppo varato poche settimane fa per favorire gli investimenti in fonti rinnovabili con una specifica progettualità legata alle CER, in linea con gli obiettivi del PNRR e del Green Deal Europeo. Nell’ambito degli oltre 410 miliardi di euro stanziati da Intesa Sanpaolo da qui al 2026 a supporto degli obiettivi delle Missioni del Piano 76 miliardi sono dedicati ad investimenti in impianti di energie rinnovabili e in interventi a supporto della transizione energetica. Le misure messe in campo si avvalgono di un accordo con ANCI per promuovere la diffusione delle CER sui territori, partnership strategica con Confindustria per il coinvolgimento delle PMI, finanziamenti agevolati con garanzia SACE per progetti di produzione di energia green, collaborazione con GSE a sostegno di sviluppo sostenibile e progettualità ESG e, appunto, accordi con partner tecnici specializzati.
La collaborazione tra la prima banca italiana ed Enel X costituisce una prima partnership nell’ambito della strategia volta a garantire alle imprese italiane il supporto tecnico e consulenziale di partner specializzati e selezionati che Intesa Sanpaolo sta mettendo a punto per promuovere le CER sui territori e negli spazi privati, in particolare sui tetti delle industrie presenti nel nostro Paese, quantificati in oltre 100.000 tetti industriali disponibili per accogliere impianti fotovoltaici.
Le Comunità Energetiche Rinnovabili costituiscono infatti una progettualità virtuosa di autoproduzione di energia elettrica da fonti green: gruppi di famiglie, imprese, enti del terzo settore, possono scegliere di unirsi per autoprodurre e consumare energia elettrica da fonti rinnovabili, rendendo l’energia «condivisibile a KM-zero». L’impresa che decide di investire in una produzione green di energia posizionando pannelli fotovoltaici sui tetti dei propri capannoni - o l’azienda agricola che investe in parchi agrisolari - diventa ‘produttrice’ di energia, con una serie di vantaggi diretti e indiretti a partire dal risparmio da autoconsumo per l’energia prodotta e consumata, ai ricavi da energia immessa in rete per la parte eccedente l’autoconsumo, fino ai ricavi dagli incentivi per la parte di energia condivisa che vengono riconosciuti e ripartiti tra tutti i membri della CER.
Un processo in cui ora - oltre che sul supporto del Desk Energia di Intesa Sanpaolo - le imprese interessate potranno contare anche sull’esperienza e la specializzazione di Enel X nel ruolo di acceleratore nel processo di diffusione delle comunità energetiche rinnovabili. A fronte dell’accordo con Intesa Sanpaolo, le imprese che lo richiederanno si interfacceranno con Enel X in tempi celeri per le valutazioni del caso circa le soluzioni atte alla realizzazione di una comunità energetica quale ecosistema efficiente e sostenibile: dalla realizzazione degli impianti fotovoltaici alla creazione e gestione tecnico/economica della comunità stessa, dal monitoraggio dello stato di servizio della comunità agli stimoli all’elettrificazione dei consumi attraverso tecnologie efficienti e piattaforme digitali.