A partire da quest'anno il vecchio impianto di riscaldamento a vapore della Stazione Centrale di Milano sarà sostituito da un modernissimo impianto a pompa di calore ad alta efficienza con due caldaie a condensazione a supporto. L’intervento consentirà di ridurre il consumo di gas naturale del 70%, pari a circa 1.800 tonnellate di CO2 in meno, e di ridurre la bolletta di stazione di 800mila euro anno, con un recupero dell’investimento previsto in circa 8 anni. Niente male se si considera che la Stazione Centrale di Milano è il secondo scalo ferroviario italiano per grandezza e volumi di traffico con oltre 800 treni passeggeri e più di 300mila persone al giorno.
Allo studio coperture con fotovoltaico per la Stazione
L’installazione di nuovi contatori dedicati, inoltre, permette di monitorare in modo più puntuale i consumi energetici all’interno della stazione e consentire nuovi interventi mirati di efficientamento dei consumi. L’intervento rappresenta un ulteriore tassello per la svolta green di Milano Centrale, il cui fabbisogno di energia elettrica è già interamente coperto da fonti rinnovabili certificate con Garanzia di Origine. È inoltre in fase di studio la realizzazione di impianti fotovoltaici sulle coperture di stazione.
Un futuro più sostenibile anche per la Stazione di Roma Termini
Ma l’impegno per la sostenibilità da parte di GS Rail non si ferma qui e guarda già al futuro più immediato. A Roma Termini, infatti, è in corso di realizzazione un impianto fotovoltaico che interesserà una porzione di 5.000mq della copertura del parcheggio di stazione sopra i binari. L’impianto, costituito da 1.062 pannelli solari ad alta efficienza, genererà una potenza di circa 0,5 megawatt di picco, con possibilità di ampliamento in una fase successiva. Grazie a questo intervento, sarà possibile generare in una prima fase circa 700.000 kWh di energia pulita all’anno, che andranno a coprire il 7% del fabbisogno di stazione. L’investimento è di 2,5 milioni di euro e il completamento dei lavori è previsto per la metà del 2024.
Impianto a vapore e pompe di calore: differenze
Nelle caldaie a vapore l’acqua viene riscaldata e portata ad ebollizione in un apposito contenitore, poi viene convertita in vapore e trasportata ai radiatori, che emettono calore. Già nei radiatori, il vapore viene condensato e diventa di nuovo acqua, che ritorna al serbatoio di espansione, e quindi allo scambiatore di calore. Il generatore di calore può essere una stufa o una caldaia. Le caldaie a vapore possono produrre due tipi di calore: saturi e surriscaldati. Il vapore saturo viene impiegato per usi domestici, principalmente per il riscaldamento di case private. Il vapore surriscaldato, invece, viene utilizzato nel settore dell’industria e dell’energia.
Le pompe di calore invece estrae il calore dall’ambiente esterno e lo pompa all’interno dell’abitazione, lo porta a un livello di temperatura più elevato e lo rende così disponibile per il riscaldamento. Una pompa di calore non funziona tuttavia soltanto a energia geotermica. Con la pompa di calore acqua-acqua, l'acqua o l'acqua di falda viene utilizzata in un primo circuito fino ad un circuito intermedio prima della pompa di calore. Dal punto di trasferimento alla pompa di calore è anche un circuito con una miscela antigelo. Nella pompa di calore aria-acqua, il circuito 1 viene di nuovo riempito direttamente con aria. l’alta efficienza delle pompe di calore richiede una quantità di elettricità contenuta, con la possibilità di diminuire i costi energetici fino al 30-40% in confronto a un impianto tradizionale. Inoltre, è possibile collegare la pompa di calore a un impianto fotovoltaico, usando l’energia verde prodotta dall’impianto per alimentare il sistema di riscaldamento.