Associazione per delinquere, corruzione, induzione indebita a dare e promettere utilità e voto di scambio.
Questi i reati contestati nell'inchiesta che, con le ordinanze di custodia cautelare emesse dal gip del Tribunale di Roma, ed eseguite dalla Guardia di Finanza nei giorni scorsi, hanno portato all'arresto di 10 persone (5 in carcere, le altre ai domiciliari), 31 indagati a piede libero e sequestro di beni per 200 mila euro.
L'inchiesta vede coinvolti alcuni funzionari e dirigenti dell’Anas, tra cui la dirigente responsabile del coordinamento tecnico amministrativo di Anas, Antonella Accroglianò.
ARMANI: “RIPRENDIAMOCI LA NOSTRA ANAS”. Venerdì scorso il presidente di Anas Gianni Vittorio Armani ha inviato una e-mail ai seimila dipendenti, che pubblichiamo:
“Care colleghe, cari colleghi, sono sicuro che in queste ore anche voi, come me, abbiate provato un sentimento di sconforto ma anche di rabbia e di costernazione nell'apprendere le malefatte di cui si sono macchiati alcuni dipendenti Anas, nel vedere le immagini e leggere i contenuti delle loro intercettazioni ambientali. Una sensazione di amarezza che è stata acuita e amplificata non solo dalla giusta eco data dai media alle vicende ma anche da parte di chi ci circonda. Chi di noi non ha ricevuto un sms o sentito battute al riguardo da parte di amici e parenti? In realtà, a mente fredda, io credo che un grande ‘grazie’ vada indirizzato da parte di tutti noi alla Procura di Roma e alla Guardia di Finanza per aver scoperto e portato alla luce una cellula criminosa all'interno della nostra azienda, che altrimenti avrebbe potuto continuare chissà ancora per quanto tempo a perpetrare reati. Anche per questo motivo abbiamo dato e stiamo dando la massima collaborazione e supporto ai magistrati e alle forze dell'ordine. L’aiuto delle Procure è fondamentale per combattere i fenomeni corruttivi. Anas, per parte sua, sarà inflessibile nei confronti dei dipendenti corrotti e, come già accaduto dopo i fatti di Firenze, una volta acquisiti gli atti dei provvedimenti giudiziari, provvederà a licenziarli in tronco e senza indennizzo, seguendo ovviamente le procedure di legge”.
SOPPRESSIONE DELLE CONDIREZIONI. “Ci costituiremo inoltre in giudizio quale parte offesa – annuncia Armani -, a tutela dell’onorabilità di tutti quelle migliaia di colleghi Anas che ogni giorno operano con professionalità, sacrificio, spirito di servizio e onestà per fornire al Paese il servizio essenziale della mobilità sulla rete stradale e autostradale d’interesse nazionale. So bene che Anas non è l’azienda delle tangenti e della corruzione, né l’azienda dei viadotti crollati e delle gallerie con cemento depotenziato. E’ vero che nell’ultimo anno sono emersi diversi episodi imbarazzanti nei cantieri Anas e a carico di alcuni dipendenti, ma la maggior parte dei colleghi sono persone oneste e competenti che non meritano di essere infangate dalla sporcizia morale di poche pecore nere. Ho voluto immediatamente convocare una conferenza stampa anche per precisare questo aspetto, di cui sono profondamente convinto. Anas ha tuttavia bisogno di voltare pagina rispetto al passato e di fare pulizia al suo interno, recuperando efficienza, valorizzando i talenti e le eccellenze che sono presenti in azienda, premiando il merito e l’impegno e prevedendo per il futuro metodi trasparenti di selezione e di valutazione del personale. Il cantiere del rinnovamento è già partito e non si fermerà. La soppressione delle condirezioni, la rotazione dei capi compartimento, il ricambio di molte posizioni di vertice, la separazione della fase di gestione da quella di controllo, la nomina di un nuovo organismo di vigilanza composto da personalità esterne di specchiata moralità sono i primi concreti mattoni del nuovo edificio che vogliamo costruire assieme a tutti voi. E altre novità ci saranno a breve”.
RACCOLTA DI PROPOSTE E WHISTLEBLOWING. “Chi lavora in Anas - aggiunge il presidente -, deve sentirsi parte di un team, di una squadra. E la voglia del cambiamento deve ispirare, vorrei dire contagiare il nostro lavoro quotidiano. A tal proposito, metteremo a disposizione a breve sul portale intranet uno spazio di raccolta di proposte e di opinioni sul futuro dell’azienda aperto a tutti i dipendenti. Analogo invito rivolgo a tutti voi a collaborare all’opera di pulizia in atto della nostra azienda, anche utilizzando lo strumento del whistleblowing (la procedura per la segnalazione di illeciti e irregolarità che tutela l’anonimato di chi denuncia). Anas è una grande azienda italiana che ha scritto la storia del nostro Paese, realizzando la rete stradale e ricostruendola dopo la guerra. Nei prossimi anni ci attendono sfide importanti, quali l’autonomia finanziaria, la prospettiva dell’uscita dal perimetro della pubblica amministrazione, la reinternalizzazione di attività core quali l’esercizio e la progettazione, la ripresa in carico di diverse migliaia di km di strade cedute con la riforma Bassanini alle Regioni e alle Province, la conclusione dei lavori dell’autostrada Salerno-Reggio Calabria, il potenziamento e la valorizzazione degli asset principali della nostra rete - conclude Armani -. Queste sfide epocali richiedono motivazione, entusiasmo, impegno. Insieme ce la possiamo fare. Insieme possiamo costruire la nuova Anas”.