Estendere il credito d’imposta, previsto dall’articolo 10 del decreto legge n. 83 del 2014 per le imprese alberghiere, alle imprese operanti all’aria aperta, e stabilizzare le misure per la ristrutturazione edilizia e la riqualificazione energetica delle strutture alberghiere.
Queste proposte sono contenute in due interrogazioni a risposta immediata presentate alla Camera da alcuni deputati di Scelta Civica e da un deputato della Lega Nord.
Nella sua risposta di ieri in Commissione Attività produttive di Montecitorio, la sottosegretaria ai beni e alle attività culturali e del turismo, Dorina Bianchi, ha detto che “Considerato il grande successo che ha avuto l’applicazione del beneficio fiscale riconosciuto ex articolo 10 decreto-legge 83/2014 e avuto riguardo alla capacità organizzativa del Ministero dei beni e delle attività culturali e del turismo in fase di acquisizione delle relative domande, pur non rientrando nella prerogative di questo Dicastero procedere alla valutazione di estendere l’agevolazione de quo alla restanti imprese ricettive, né quella di rendere stabile normativamente l’applicazione del suddetto beneficio, si ritiene di poter auspicare, per le premesse di cui sopra e considerata l’importanza delle imprese turistiche all’aria aperta per numero di presenze, soggiorno medio superiore alle altre tipologie di imprese ricettive e alto tasso di fidelizzazione degli ospiti, che le eventuali nuove misure di agevolazione fiscale degli investimenti di riqualificazione turistica possano essere estesi a tutte le imprese turistiche, come è avvenuto per il tax credit digitalizzazione, ricomprendendo quindi i campeggi ed i villaggi turistici”.