Nonostante un rallentamento nella seconda metà dell'anno, il 2023 si è concluso con una conferma dei buoni tassi di crescita degli ultimi due anni per l'industria italiana delle tecnologie lapidee.
Secondo le statistiche del Centro Studi di Confindustria Marmomacchine, le vendite all'estero di macchine, impianti, attrezzature e utensili per l'estrazione e la lavorazione delle pietre naturali hanno raggiunto 1.134,2 milioni di euro, rappresentando il 75% del totale dei ricavi del settore e segnando una crescita dello 0,2% rispetto al 2022.
Gli stati Uniti destinazione principale
Nel 2023, gli Stati Uniti sono rimasti la principale destinazione delle tecnologie lapidee italiane, con importazioni per 176,6 milioni di euro, sebbene in calo del 15,1% rispetto ai livelli record del 2022.
La Spagna si è posizionata al secondo posto con acquisti per 66,1 milioni di euro (-0,4%), seguita dalla Turchia, che ha mostrato una forte crescita del 27,2%, totalizzando 64,3 milioni di euro.
L'export verso il Canada ha registrato una netta ripresa (+26,9%, quarto acquirente con 60 milioni di euro), mentre sono diminuiti gli acquisti da parte di due mercati storici: Germania (-7,7%, quinto con 56,5 milioni di euro) e India (-10%, sesto con 51,6 milioni di euro).
Per quanto riguarda le previsioni, il Centro Studi di Confindustria Marmomacchine indica che la flessione delle esportazioni negli ultimi mesi del 2023 potrebbe intensificarsi nel primo semestre del 2024, soprattutto a causa di una forte diminuzione della domanda negli Stati Uniti, seguita da un rimbalzo graduale nel secondo semestre