“Nel 2015 l’Autorità ha avviato le attività di regolazione e controllo nel settore del teleriscaldamento e del teleraffrescamento, dando attuazione al decreto legislativo n. 102 del 2014. L’anno in corso si configura, quindi, come il primo anno di decollo, con la definizione dei primi provvedimenti e il confronto con gli stakeholder sui prossimi orientamenti da perseguire”.
A fare il punto è il presidente dell'Autorità per l'energia Guido Bortoni nella sua presentazione della Relazione annuale 2016 sullo stato dei servizi e sull'attività svolta.
In materia di teleriscaldamento e teleraffrescamento “le prime attività si sono concentrate sulla mappatura e sull’analisi del comparto. La raccolta di informazioni sui prezzi praticati all’utenza ha evidenziato – spiega Bortoni - la netta prevalenza di modalità per la determinazione e l’aggiornamento delle condizioni economiche di fornitura del servizio basate sul “costo evitato” ossia il costo che il cliente avrebbe sostenuto se avesse utilizzato una tecnologia alternativa. Un approccio che non riflette ancora i costi efficienti del servizio erogato e che presenta significativi margini di discrezionalità. Il lavoro dell’Autorità – aggiunge il presidente Aeegsi - proseguirà con l’obiettivo di ricondurre - anche attraverso un’opera informativa sia nella fase pre-contrattuale sia in quella post-contrattuale - i prezzi ai costi efficienti per erogare il servizio, così come avviene per i clienti/utenti degli altri settori regolati dall’Autorità”.
MISURATORI INTELLIGENTI. In tale direzione “vanno anche i provvedimenti in corso di definizione in materia di misura, con riferimento agli obblighi legislativi di installazione di sistemi di misura e contabilizzazione individuale dei consumi. Anche in detto settore l’Autorità ritiene fondamentale la graduale diffusione di misuratori intelligenti, con particolare riferimento alla telelettura e alla telegestione dei contatori, per cui è prioritaria la definizione, oggi assente, del quadro normativo di riferimento”.
L'Autorità punta “ad un miglioramento della qualità del servizio anche attraverso lo sviluppo di un quadro regolatorio in materia di standard e indicatori di qualità, sia commerciale sia tecnica; oggi la qualità è affidata ad iniziative volontarie e unilaterali degli operatori e, dunque, è caratterizzata da notevole eterogeneità”.
Bortoni infine precisa che “la relativa lentezza con cui si sta manifestando l’iniziativa regolatoria di questa Autorità è da ascrivere al mancato accrescimento di personale dedicato al momento dell’attribuzione delle prerogative in materia di teleriscaldamento”.