Inizia una nuova avventura per Umbral, il Tempio dell’Ascolto, che dopo l’esposizione nel chiostro d’onore dell’Università Statale, durante il FuoriSalone di Milano dello scorso aprile, e un viaggio di oltre 800 chilometri, è giunta a destinazione nel nord della Sardegna, in Gallura, a due passi dal mare. È qui, nel terreno di Casa Albini ad Aglientu, che l’installazione, nata dalla collaborazione tra Fondazione Albini, Rubner Haus, il Comune di Aglientu e tre giovani architetti, Memo Sànchez Càrdenas, Carlo Farina e Veronica Pesenti Rossi, diventerà sede dei workshop residenziali della Franco Albini Accademy in programma dal prossimo autunno.
“Oggi per Umbral inizia una nuova vita in una nuova casa”, sottolinea Martin Oberhofer, amministratore delegato di Rubner Haus, prima dell’inaugurazione dello scorso 7 settembre “È l’ultimo tassello di un percorso intrapreso per mostrare le performance strutturali, estetiche e sostenibili del legno, materiale elettivo per una nuova architettura a basso impatto ecologico. La collocazione in questo terreno, dopo che l’opera è stata esposta all’Università Statale di Milano nella mostra evento di Interni Cross Vision, in occasione del FuoriSalone 2024, rientra in quel concetto di economia circolare che nel riuso, estende il ciclo di vita dell’oggetto contribuendo a ridurre i rifiuti al minimo e generando ulteriore valore. Siamo felici che la Fondazione Franco Albini abbia voluto farne il fulcro dei percorsi di esplorazione della sua Accademy, per ispirare e formare le generazioni presenti e future”.
“Umbral in spagnolo significa “soglia, attraversamento” e ben rappresenta lo Spirito dei workshop formativi che prenderanno vita in questo spazio, nato per accogliere percorsi di trasformazione e co- creazione”, racconta Paola Albini Presidente della Fondazione Albini. “Entrare in questo Tempio dell’Ascolto è come entrare in una bolla che ti avvolge i sensi: l’olfatto, solleticato dal profumo del legno, la vista, spalancata sulla bellezza della Natura, l’udito, che rilassa il sistema nervoso attraverso il fruscìo del vento e il canto degli uccellini e anche il senso dell’intuizione, alimentata dalle 25.000 parole scritte dalle centinaia di migliaia di persone che hanno visitato Umbral, durante Interni Cross Vision FuoriSalone2024. Questo Tempio dell’Ascolto, non è solo un messaggio di sostenibilità e riuso, ma anche il primo segno tangibile della Cittadella dell’Ispirazione che si svilupperà in collaborazione con il Comune di Aglientu e il Politecnico di Milano da qui al 2030; una piccola città al servizio della crescita personale, dell’incontro, della contaminazione e dello sviluppo di soluzioni creative ai problemi della contemporaneità”.
Guardare oltre la destinazione d’uso
La riutilizzazione delle strutture destinate agli eventi temporanei sta emergendo come una strategia chiave nell’ambito della sostenibilità e della gestione responsabile delle risorse. Storicamente, molte di queste strutture sono rimaste inutilizzate o sono diventate macerie dopo la conclusione degli eventi per cui sono state realizzate. Tuttavia, oggi, con una crescente consapevolezza ambientale, si sta cercando di invertire questa tendenza.
Coerentemente con una filosofia della durabilità e del riuso, che vede nel legno il materiale da costruzione più sostenibile, Rubner Haus si concentra sempre più sulle sfide legate alla facilità di smontaggio, alla flessibilità della modularità e alla longevità dei materiali.
“La velocità di montaggio del Blockhaus ha dell’incredibile – ricorda Paola Albini. Il mio vicino di casa mi ha chiamato dicendo: “Sono passato davanti a casa tua e ho pensato di essere impazzito; l’altro ieri non c’era niente nel tuo giardino e oggi c’è un piccolo tempio!”
Umbral, il Tempio dell’Ascolto
Compatta e rigorosa, l’installazione presenta una pianta rettangolare che nasconde al suo interno uno spazio modulato su diverse altezze dove i raggi luminosi prorompono vivaci a scandire il passare del tempo e ad accompagnare il visitatore in un percorso, dove il semplice atto di varcare una soglia, diventa una simbolica apertura a prospettive altre e più alte.
A sugellare l’esterno, la bicromia zebrata a liste orizzontali esalta l’elemento del Blockhaus e suggerisce al visitatore di prepararsi a entrare in un luogo “santo” perché, come raccontava Franco Albini in una cartolina al figlio Marco, “solo i luoghi sacri avevano il diritto a essere costruiti a righe bianche e nere”.
Progettare Futuri Possibili
Umbral, il Tempio dell’Ascolto, è il risultato di uno straordinario percorso biennale, Progettare Futuri Possibili, ideato da Fondazione Franco Albini e Franco Albini Academy e promosso e sviluppato con Rubner Haus e il Comune di Aglientu, in collaborazione con Studio Albini Associati, Scuola del Design del Politecnico di Milano e Scuola di Architettura Urbanistica Ingegneria delle Costruzioni (AUIC) Politecnico di Milano, allo scopo di rilanciare una nuova cultura del progetto nella contemporaneità̀, sperimentare soluzioni costruttive innovative e offrire una piattaforma di visibilità̀ ai giovani talenti.
Con il patrocinio di ADI (Associazione per il Design Industriale), Ordine degli Architetti di Sassari, Salone del Mobile e con il supporto di Triennale Milano, il percorso si è aperto con il lancio della prima edizione del Concorso, per la progettazione di una struttura in legno leggera, innovativa, sostenibile, riciclabile, dal design forte che valorizzasse le performance costruttive del legno, e allo stesso tempo, trasformabile, versatile, modulare. I tre vincitori del Concorso, Memo Sànchez Càrdenas, Carlo Farina e Veronica Pesenti Rossi, hanno partecipato poi un workshop intensivo in Casa Albini ad Aglientu in Sardegna, dove sono stati condotti a esplorare un nuovo approccio alla progettazione attraverso tecniche interdisciplinari e il Metodo Albini che li ha portati a scomporre i singoli progetti in parti, cercare l'essenza di ognuno e ricomporli in un unico progetto collettivo nato in co-creazione. Umbral, appunto.