Il condominio, risalente agli anni ’80, è costituito da 3 edifici gemelli - D1, D2 e D3 - da 56 unità immobiliari ciascuno, con 3 diverse centrali termiche situate nei sottotetti, 8 piani fuori terra di cui un piano pilotis appoggiato su colonne di cemento e 4 scale con 2 appartamenti per piano. All’interno del complesso i condomini non erano soddisfatti e giudicavano eccessivamente elevate le spese in bolletta, senza contare le differenze di temperatura, anche rilevanti, che si registravano nei diversi appartamenti a seconda della rispettiva posizione.
Progetto in più fasi: prima le valvole e ripartitori poi l’impianto di termoregolazione
Simulazioni confermate dai risultati effettivi
“Le valvole hanno funzionato molto bene anche grazie ai comportamenti sempre più virtuosi dei condomini stimolati proprio dalla responsabilizzazione individuale generata dalla ripartizione”, racconta Cataldo De Palma, responsabile della Progettazione Termoidraulica e Amministratore Unico di R.E.S.A. “La palazzina è passata da un consumo di 65/67.000 m3 di metano al contatore nella stagione 2010-2011 - l’ultima della precedente gestione - a uno medio di 51/52.000 m3 nelle tre stagioni successive: stiamo parlando di una riduzione molto significativa che, nella stagione 2013-2014, favorita da un inverno non particolarmente rigido, è stata addirittura elevatissima, con un consumo di metano a quota 45.000 m3”.
Valore normalizzato dei consumi
Sistema evohome per un appartamento
Infine, per incrementare le prestazioni del nuovo sistema di termoregolazione una famiglia della palazzina D1 ha deciso di dotarsi del nuovo sistema evohome di Honeywell per la regolazione a zone del riscaldamento. In pratica, il sistema normalizzando i consumi arriva ad assicurare la temperatura desiderata in ogni ambiente della casa e per ogni fascia oraria e, di conseguenza, programma automaticamente l’accensione e lo spegnimento del riscaldamento. Dal punto di vista progettuale è bastato installare, al posto delle teste termostatiche manuali, dei regolatori HR80 con servocomandi controllati da evohome. Il risultato si è rivelato positivo: rispetto alla precedente gestione l’appartamento in questione – che peraltro si trova in posizione svantaggiata in uno dei frontespizi - ha tagliato i costi del riscaldamento di un ottimo 40% nella stagione 2013-2014, una delle migliori performance dell’intera palazzina e la migliore in assoluto fra gli altri appartamenti situati nei frontespizi che non hanno adottato evohome.