Nel mese di maggio 2016, secondo i dati pubblicati da Terna, la domanda di energia elettrica è stata di 24,6 miliardi di kWh, con una flessione di 1,3% rispetto allo stesso mese dell’anno precedente. A parità di calendario e di temperatura, la variazione della domanda di maggio 2016 risulta pari a -3,1%. Rispetto al corrispondente mese del 2015, si è infatti registrata una temperatura media mensile inferiore di circa un grado centigrado e mezzo, mentre il calendario del mese ha contato due giorni lavorativi in più rispetto allo scorso anno.
I 24,6 miliardi di kWh richiesti nel mese di maggio 2016 sono distribuiti per il 46,7% al Nord, per il 30% al Centro e per il 23,3% al Sud. A livello territoriale, la domanda di energia elettrica nel mese di maggio 2016 è risultata ovunque in calo: -0,7% al Nord, -1,9% al Centro e -2,3% al Sud.
In termini congiunturali, il dato destagionalizzato della domanda elettrica di maggio 2016 rispetto ad aprile ha fatto registrare una sostanziale stabilità (+0,1%). Il profilo del trend si mantiene decrescente.
Nel mese di maggio 2016 la domanda di energia elettrica è stata soddisfatta per l’87,2% con produzione nazionale e per la quota restante (12,8%) dal saldo dell’energia scambiata con l’estero. In dettaglio, la produzione nazionale netta (21,7 miliardi di kWh) è in flessione del 3,4% rispetto a maggio 2015. In crescita le fonti di produzione termoelettrica (+0,2%), geotermica (+0,6%) ed eolica (+33,1%), in calo le fonti idrica (-18,3%) e fotovoltaica (-10%).
Nei primi cinque mesi del 2016 la domanda di energia elettrica è in flessione dell’1,6% rispetto ai valori del corrispondente periodo del 2015; a parità di calendario il risultato è -2,3%.