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Terre e rocce da scavo: aggiornamenti con il Decreto Siccità convertito in legge

Una norma interviene sulle semplificazioni procedurali per la gestione delle terre e rocce da scavo, al fine di includere nelle attività previste anche la costruzione, lo scavo, la demolizione, il recupero, la ristrutturazione, ed il restauro e la manutenzione di opere per la realizzazione degli invasi

lunedì 12 giugno 2023 - Alessandro Giraudi

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È legge il Decreto Siccità (decreto-legge 14 aprile 2023, n. 39), licenziato definitivamente venerdì scorso dalla Camera dei deputati.


L’articolo 8 della Legge Siccità interviene sulle semplificazioni procedurali per la gestione delle terre e rocce da scavo, al fine di includere nelle attività previste anche la costruzione, lo scavo, la demolizione, il recupero, la ristrutturazione, ed il restauro e la manutenzione di opere per la realizzazione degli invasi.

La disposizione modifica in più punti l’art. 2, comma 1, del decreto del Presidente della Repubblica 13 giugno 2017, n. 120, che individua gli ambiti di applicazione delle semplificazioni procedurali per la gestione delle terre e rocce da scavo. Nello specifico, con la lettera a), si includono anche le operazioni per la realizzazione degli invasi nelle attività di costruzione, scavo, demolizione, recupero, ristrutturazione, restauro e manutenzione, che beneficiano dell’applicazione delle procedure semplificate per la gestione delle terre e rocce da scavo.

Con la lettera b), numero 1), i sedimenti derivanti da operazioni di svaso, sfangamento e sghiaiamento sono qualificati alla stregua di terre e rocce da scavo e, come disposto dal numero 2), anche i fitofarmaci rientrano tra le sostanze che le terre e rocce da scavo in questione possono contenere.


Un dossier parlamentare del 3 giugno 2023 ricorda che “l’art. 48, commi 1 e 3 del D.L. 13/2023 prevede l’emanazione di un decreto del Ministro dell’ambiente e della sicurezza energetica finalizzato alla semplificazione della disciplina vigente in materia di gestione delle terre e delle rocce da scavo, con l’abrogazione del citato D.P.R. n. 120 del 2017 e l’aggiornamento delle disposizioni da esso previste.

L'art. 8 del D.L. 133/2014, al fine di rendere più agevole la realizzazione degli interventi che comportano la gestione delle terre e rocce da scavo, ha previsto l'emanazione di un regolamento di delegificazione, per l'adozione di disposizioni di riordino e di semplificazione della materia secondo i princìpi e criteri direttivi dettati dalle lettere da a) a d-ter) del comma 1 del medesimo articolo. In attuazione di tali disposizioni è stato emanato il D.P.R. 13 giugno 2017, n. 120 (Regolamento recante la disciplina semplificata della gestione delle terre e rocce da scavo)”.

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