A due mesi dal sisma che ha colpito il centro Italia e in seguito alla chiusura quasi completa dei campi di accoglienza, si intensifica – rende noto il Dipartimento della Protezione civile - il lavoro volto a garantire una sistemazione di medio periodo a coloro che, avendo la propria abitazione in zona rossa o inagibile, hanno fatto richiesta per avere una soluzione abitativa in emergenza-SAE.
Come disciplinato nell'ordinanza del capo dipartimento n. 394 del 19 settembre scorso, la prima attività propedeutica all'installazione delle Sae è stata l’individuazione delle aree destinate a ospitare queste soluzioni abitative da parte delle Regioni d’intesa con i Comuni interessati, Amatrice, Accumoli, Arquata del Tronto e Norcia.
Una volta individuate le aree, si è proceduto a una verifica speditiva per valutarne l’idoneità’ idro-geo-morfologica, verifica realizzata da squadre composte da rappresentanti della funzione tecnica della Dicomac-direzione di comando e controllo, tecnici dei centri di competenza del dipartimento della protezione civile (Ispra, Cnr-Irpi, Cnr-Igag e Enea), funzionari della Regione e del Comune interessati e dell’ente parco. A valle di questa prima valutazione, la Regione ha espresso un giudizio complessivo di idoneità delle aree, anche in base ad altri elementi aggiuntivi, come la presenza di eventuali vincoli ambientali, urbanistici, paesaggistici o l’accessibilità ai siti stessi.
In particolare, nella Regione Lazio, finora sono state completate le verifiche idro-geologiche su 57 aree: 31 sono risultate idonee e 14 sono risultate con idoneità condizionata, cioè da considerarsi idonei solo dopo la realizzazione di alcuni lavori specifici come opere fognarie o interventi di messa in sicurezza. Sono 12 poi le aree che sono state valutate non idonee. Nel dettaglio, a Amatrice sono a ora 25 i siti idonei, 10 sono idonei con condizione e 8 risultano non idonei. A Accumoli risultano 6 siti idonei, 4 con idoneità condizionata e 4 sono le aree non idonee.
Inoltre, sono stati programmati per i prossimi giorni ulteriori sopralluoghi per verificare l’idoneità sia di altre 4 aree da destinare alla installazione delle Sae sia di altrettanti siti per la realizzazione di chiese provvisorie nel territorio di Amatrice. Altri 3 sopralluoghi per le aree Sae sono inoltre in programma a Accumoli.
Nella regione Marche sono stati realizzati 7 sopralluoghi per valutare le aree da destinare ai Sae: 5 aree sono risultate idonee, 1 è idonea con condizione e un’area è stata, invece, ritenuta non idonea.
Per quanto riguarda la regione Umbria, invece, sono state realizzate 5 verifiche nel comune di Norcia e tutte le aree sono state valutate idonee da un punto di vista idro-geo-morfologico mentre altre 4 aree sono risultate non idonee.
La Regione Umbria, quindi, ha attivato l'appalto specifico per Norcia, ordinando le prime 74 SAE da installare su tre aree. Per queste, il layout presentato dalla società è già stato approvato dall'amministrazione comunale e a breve è atteso il progetto definitivo.
La Regione Lazio, invece, ha attivato l'appalto specifico per le prime 178 soluzioni abitative da installare in quattro aree nella zona di Amatrice centro.
LE VERIFICHE DI AGIBILITÀ SU EDIFICI PRIVATI. Proseguono le verifiche di agibilità sugli edifici privati, iniziate nei primi giorni di settembre. Nella giornata di ieri sono 56 le squadre di tecnici abilitati Aedes (Agibilità e danno nell'emergenza sismica) e di esperti impegnate nelle verifiche di agibilità post-sismica. Sono 53 i tecnici a supporto dei Coc per la gestione delle schede.
Al 23 ottobre risultano 25.355 le schede di valutazione relative a sopralluoghi su edifici privati compilate e acquisite presso la Di.coma.c, da cui risultano 12.653 immobili dichiarati agibili (il 50%) e 1.266 che, pur non essendo danneggiati, risultano inagibili per rischio esterno. Sono 7.025, invece, gli esiti di inagibilità (circa il 28%) mentre 3.798 sono gli immobili temporaneamente o parzialmente inagibili (oltre il 15%). Infine sono 613 (pari al 2%) le schede cosiddette senza esito, ovvero quelle relative a immobili da considerarsi ruderi o dichiarati inagibili per motivi pregressi al sisma del 24 agosto.
In particolare, nella Regione Lazio sono 5.651 le schede di valutazione compilate e acquisite, che indicano 2.065 edifici dichiarati agibili (il 36%) e 451 che, pur non essendo danneggiati, risultano inagibili per rischio esterno. Sono 2366, invece, gli esiti di inagibilità (il 42%) mentre 669 (circa il 12%) sono gli immobili temporaneamente o parzialmente inagibili e 100 sono le schede senza esito.
Nella Regione Marche sono 9.364 le schede di valutazione compilate e acquisite, che indicano 3.965 edifici dichiarati agibili (oltre il 42%) e 434 che, pur non essendo danneggiati, risultano inagibili per rischio esterno. Sono 3.066, invece, gli esiti di inagibilità mentre 1.674 (oltre il 17%) sono gli immobili temporaneamente o parzialmente inagibili e infine sono 225 le schede cosiddette senza esito.
Nella Regione Umbria sono 5.310 le schede di valutazione compilate e acquisite, che indicano 3.323 edifici dichiarati agibili (quasi il 63%) e 236 che, pur non essendo danneggiati, risultano inagibili per rischio esterno. Sono 902, invece, gli esiti di inagibilità (il 17%) mentre 701 sono gli immobili temporaneamente o parzialmente inagibili e sono 148 le schede senza esito.
Nella Regione Abruzzo sono 5.030 le schede di valutazione compilate e acquisite, che indicano 3.300 edifici dichiarati agibili (il 65%) e 145 che, pur non essendo danneggiati, risultano inagibili per rischio esterno. Sono 691, invece, gli esiti di inagibilità (il 14%) mentre 754 sono gli immobili temporaneamente o parzialmente inagibili e infine sono 140 le schede senza esito, ovvero quelle relative a immobili da considerarsi ruderi o dichiarati inagibili per motivi pregressi al sisma del 24 agosto.