La Rete delle Professioni Tecniche, ricorda un comunicato, “ha offerto un contributo rilevante alla scrittura dell’Ordinanza n.12 (datata 9 gennaio 2017), del Commissario per la Ricostruzione delle zone sismiche, Vasco Errani. Il documento, infatti, fa proprio il nuovo Protocollo d’intesa tra la stessa RPT e il Commissario che contiene, in particolare, le disposizioni finalizzate ad assicurare massima trasparenza nel conferimento degli incarichi attraverso un elenco speciale dei professionisti abilitati e la definizione dei criteri per evitare la concentrazione degli incarichi. A proposito di quest’ultimo punto, il documento stabilisce in 25 milioni di euro il limite massimo degli importi complessivi e in 30 il numero massimo di incarichi che ogni singolo professionista può assumere. Il limite di 25 milioni di euro può essere incrementato dal 25% al 35% nel caso di associazioni tra professionisti o Stp.”
“La Rete delle Professioni Tecniche appoggia e condivide i contenuti dell’Ordinanza di Vasco Errani, con particolare riferimento ai criteri per evitare la concentrazione degli incarichi. Questo perché è necessario evitare la corsa all’accaparramento degli incarichi e il rispetto dei tempi di realizzazione degli stessi. Il provvedimento può, a nostro avviso, essere ulteriormente perfezionato ma va certamente nella giusta direzione”.
Rischia “di porre qualche problema applicativo e di penalizzare i professionisti che erogano prestazioni specialistiche, infatti, l’adozione contemporanea dei due limiti per evitare la concentrazione degli incarichi. Ci si riferisce in particolare ai professionisti, come ad esempio i geologi, i cui incarichi possono essere elevati sul piano numerico ma sono caratterizzati da importi relativamente bassi. La proposta originaria della Rete, infatti, era quella di considerare i due limiti alternativi ed incrementare il numero massimo di incarichi per le prestazioni specialistiche. Ciò anche per evitare che i professionisti si concentrino solo sugli incarichi più remunerativi, tralasciando quelli di minore importo, soprattutto nella fase iniziale della ricostruzione. La Struttura Commissariale ha già preso atto di questa criticità al fine di risolverla.”
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