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Terremoto di magnitudo 4.8 in provincia di Firenze. A che punto siamo tra IT Alert e sicurezza sismica

Il sisma avvertito anche in Emilia-Romagna. L’Italia secondo l’Associazione Ingegneria Sismica è ancora indietro nel promuovere la cultura della prevenzione. Il patrimonio edilizio è stato realizzato per il 70-75% in assenza di criteri antisismici

lunedì 18 settembre 2023 - Franco Metta

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A pochi giorni di distanza dal devastante terremoto che ha interessato il Marocco, una scossa di magnitudo 4.8 ha colpito questa mattina all’alba la provincia di Firenze. L’epicentro del sisma è stato localizzato dall’Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia (Ingv) a 3 km a sud-ovest del Comune di Marradi ad una profondità di 8,4 km.

La forte scossa è stata nettamente avvertita dalla popolazione locale, che si è riversata in strada, ma anche nella vicina Emilia-Romagna. Immediatamente si è messa in moto la macchina della Protezione civile per verificare possibili danni. In via precauzionale sono state chiuse le scuole a Marradi e in altri centri, ed è stata dove è stata evacuata una casa di riposo a Tredozio.

Fabrizio Curcio, capodipartimento Protezione Civile, intervenuto ai microfoni di RTL102.5 ha fatto sapere che “al momento non risultano situazioni particolarmente importanti o critiche, ma nonostante questo si continua a monitorare la situazione perché si registrano ancora scosse di assestamento”.

Disagi anche per il trasporto ferroviario: è stata infatti deviata la linea alta velocità, per verifiche sulle ferrovie da parte di RFI. La circolazione rallentata alle 5:30 è tornata regolare dopo le 8 ma rimane sospesa sulla linea Firenze-Faenza tra Borgo San Lorenzo e Marradi. Di conseguenza è in corso la riprogrammazione dell'offerta ferroviaria del traffico regionale.

Rischio terremoto, il ruolo della prevenzione

All’inizio di quest’anno l’Associazione Ingegneria Sismica Italiana aveva fatto il punto sul rischio sismico in Italia. Secondo il presidente Andrea Barocci il sistema italiano è inadeguato non soltanto nella prevenzione del rischio sismico, ma anche nel promuovere la cultura della prevenzione.

ISI evidenziava che un terremoto di media/alta intensità - superiore ai 4 gradi di magnitudo – incide a livello umano ed economico: le conseguenze di un sisma forte come per esempio quello del 2009 in Abruzzo o del 2016 nel Centro Italia, incidono maggiormente a causa di un patrimonio di edilizia pubblica e privata datato e con edifici storici particolarmente vulnerabili.

In particolare il patrimonio edilizio in Italia è stato realizzato, per il 70-75% in assenza di criteri antisismici e sconta anche la mancanza da parte dei cittadini di una consapevolezza nell’affrontare il rischio.

Con la finanziaria del 2017 era stato introdotto il Sisma bonus che permetteva una detrazione crescente, dal 70% all’85%, a fronte di una maggiore riduzione del rischio sismico. Successivamente si è arrivati al Super Sismabonus, che ha concesso il 110% a qualunque tipologia di intervento.

Prove di emergenza a Milano

Domani, martedì 19 settembre alle ore 12 i telefoni cellulari a Milano e in Lombardia saranno raggiunti da un messaggio di test IT-Alert, il nuovo sistema di allarme pubblico nazionale. Tutti i dispositivi agganciati a celle di telefonia mobile in regione suoneranno contemporaneamente, emettendo un suono distintivo diverso da quello delle notifiche.

Si tratta di una prova per cui chi riceve il messaggio di test non ha nulla da temere. Tutti i cittadini, indipendentemente dal fatto che abbiano ricevuto il messaggio, sono invitati a visitare il sito it-alert.it per rispondere a un questionario per migliorare il sistema. A regime, dopo la fase di test, IT-alert consentirà di informare direttamente la popolazione in caso di gravi emergenze imminenti o in corso, e che coinvolgono la Protezione civile: per esempio in caso di precipitazioni intense, maremoti generati da un sisma, collasso di una grande diga, attività vulcanica, incidenti nucleari o situazione di emergenza radiologica, incidenti rilevanti in stabilimenti industriali.

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