I terreni agricoli in possesso dei coadiuvanti coltivatori diretti, sebbene non risultanti nella conduzione del fondo, sono esenti dall'Imu.
Lo ha chiarito il Dipartimento delle finanze con la nota n. 20535 del 23 maggio 2016, in risposta ai quesiti di Confagricoltura in ordine all’applicazione dell’esenzione dall’Imu disposta dalla Legge di stabilità 2016, per i familiari coadiuvanti dei coltivatori diretti che posseggono e conducono i terreni nell’ambito dell’impresa agricola familiare, per i soci persone fisiche in possesso della qualifica IAP o CD che continuano a coltivare i fondi attraverso una società di persone e per le società IAP, di cui all’art. 1, c.3, del D.lgs. n. 99/2004 (società di persone, cooperative e di capitale, anche a scopo consortile).
Ricordiamo che, ai sensi dell'articolo 1, comma 13 della legge n. 208/2015, sono esclusi dall'Imu dal prossimo 16 giugno i terreni agricoli posseduti e condotti da coltivatori diretti e imprenditori agricoli professionali (iscritti nella previdenza agricola), collocati sull'intero territorio italiano anche di pianura.
La nota del Dipartimento delle finanze precisa che beneficiano dell'esclusione dall'Imu anche i coadiuvanti familiari proprietari di terreni, ossia le persone che appartengono al nucleo famigliare del coltivatore diretto che assolvono i contributi previdenziali.
L'esenzione è estesa anche alle società agricole che rivestono la qualifica di imprenditore agricolo professionale. Inoltre, è escluso dall'imposta municipale il terreno posseduto dal coltivatore diretto o Iap, anche se è coltivato da una società di persone alla quale il terreno è stato affittato o concesso in comodato.